che si rivolge a 20 giovani della Compagnia Unica Lavoratori Portuali, l'impresa fornitrice di lavoro temporaneo in ambito portuale.
Il corso - ha spiegato oggi l'ente portuale - giunge al termine di un'analisi dei fabbisogni formativi rilevati da un gruppo di studio dell'Autorità Portuale e condotto all'interno delle imprese presenti nello scalo partenopeo.
Il primo corso riguarderà la formazione del "manovratore portuale" e cioè la specializzazione di chi deve guidare mezzi meccanici come carrelli, reach staker, autoarticolati e verricelli di bordo. Scopo dell'iniziativa, che proseguirà nel tempo con la formazione di altre figure professionali, è di ottimizzare l'attività portuale migliorando con corsi di aggiornamento continui i lavoratori, i servizi offerti dagli operatori portuali e in modo da ridurre i rischi legati alle operazioni portuali. Nel corso delle lezioni una particolare attenzione sarà riservata alla sicurezza sul luogo di lavoro, agli standard qualitativi da raggiungere per una buona organizzazione del lavoro e per un adeguato utilizzo delle professionalità.
Il corso, che rientra nel progetto S.UP.PORT ( Skills Upgrading in the ports) a cui l'Autorità Portuale di Napoli ha aderito e che è finalizzato alla qualificazione e riqualificazione dei lavoratori portuali, sarà tenuto da personale tecnico, da funzionari dell'ente portuale, da magistrati per la parte attinente la normativa sulla sicurezza, sulle responsabilità da essa derivanti e sulla contrattualistica del lavoro.