«Per lo sviluppo delle "autostrade del mare" potrebbe essere utile una "leggera" cabina di regia nazionale, che coordini senza pretese di gestione. Poi però lasciamo fare alla convenienza del mercato». Lo ha detto questa mattina il presidente di Assoporti, Tommaso Affinita, partecipando al workshop "Sistema Italia: un nuovo piano per la logistica?", organizzato da Italia in Movimento, in svolgimento nella Sala dei Capitani di Palazzo San Giorgio a Genova. Secondo Affinita, per lo sviluppo delle autostrade del mare l'intervento statale «non può e non deve essere un quadro di sovvenzioni».
Affinita ha parlato anche della «manutenzione straordinaria» alla quale deve essere sottoposta la legge di riforma portuale n. 84 del 1994. La revisione - ha detto - «non vuole essere una controriforma, ma una messa a punto di un quadro ordinamentale che è fondamentale per la portualità italiana». Il presidente di Assoporti - ricordando le principali istanze portate avanti dall'associazione dei porti italiani, prima fra tutte l'autonomia finanziaria delle Autorità Portuali - ha criticato «l'ipotesi massimalistica posta dalle Regioni». Queste ultime chiedono che siano loro conferite le competenze e le risorse in materia di porti. Facendo riferimento al porto di Genova - i cui riferimenti non possono essere locali o regionali, ma di ambito europeo - Affinita ha sottolineato come sia «sbagliato dal punto di vista economico ricondurre i porti alla sola realtà regionale».
B.B.