Il porto di Anversa sta valutando la possibilità di utilizzare il materiale di risulta dei dragaggi per la costruzione di argini. Per garantire la navigabilità degli accessi al porto belga sono necessari continui dragaggi e l'ente portuale di Anversa sta esaminando le possibilità di stoccaggio del materiale dragato, possibilità che - ha sottolineato oggi l'Autorità Portuale di Anversa - sono molto limitate a causa della natura salmastra del materiale e della vasta gamma di inquinanti che contiene. Attualmente - ha spiegato l'authority portuale - il materiale è depositato in siti per lo stoccaggio di terra.
L'utilizzo del materiale per la realizzazione di terrapieni - secondo la port authority - consentirebbe di impegnare aree di superficie inferiore per lo stoccaggio dei materiali a parità di quantitativo di fanghi, di realizzare "zone cuscinetto" tra aree con funzioni incompatibili (ad esempio aree industriali confinanti con riserve naturali o aree residenziali) e, se tali argini dimostreranno di avere un potenziale sufficiente per lo sviluppo naturale, potranno diventare una parte importante nel sistema ambientale delle aree portuali.