I rappresentanti di Assoporti, Assologistica, Assiterminal, Fise e delle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti si sono incontrati oggi a Roma per esaminare le problematiche del mondo della portualità, con particolare riferimento alle prospettive di adeguamento della legge di riforma portuale n. 84 del 1994 ed al rinnovo del contratto dei lavoratori portuali.
Si è convenuto sull'esigenza di un comune impegno per assicurare una crescita complessiva della portualità italiana e, in quest'ottica, si è concordato sull'efficacia dell'impianto normativo della legge 84 che - hanno sottolineato i rappresentanti delle sette organizzazioni - ha segnato un profondo e radicale mutamento degli assetti ordinamentali, produttivi ed organizzativi del sistema portuale. Nel contempo si è condivisa la necessità di un adeguamento della legge, in modo - hanno spiegato - da tener conto dei processi innovativi e delle trasformazioni economiche intervenute in questi ultimi anni nel contesto italiano ed internazionale al fine di assicurare ulteriore sviluppo al sistema trasportistico del Paese.
In merito alle problematiche del lavoro portuale, si è concordato sull'esigenza di mantenere un quadro di riferimento contrattuale di carattere unitario come strumento idoneo per regolare il rapporto di lavoro dei dipendenti delle Autorità Portuali e delle imprese ex art. 16, 17 e 18, confermando - hanno precisato - la volontà di rinnovare detto contratto ed impegnandosi acciocché esso abbia coerente e piena applicazione.
Infine i rappresentanti di Assoporti, Assologistica, Assiterminal, Fise e delle tre organizzazioni sindacali hanno convenuto sull'opportunità di lavorare ad un documento che raccolga le comuni istanze in merito ai necessari aggiustamenti della legge 84/94, documento che sarà portato all'attenzione del Parlamento come contributo all'iter legislativo di rivisitazione della legge di riforma portuale che è già iniziato presso le due Camere.