La compagnia di navigazione israeliana Zim ha archiviato il secondo trimestre di quest'anno con un utile netto di 58,8 milioni di dollari che - depurato dei profitti determinati dal cambiamento delle normative fiscali e dal capital gain derivante dalla vendita di due navi - si è attestato a 20 milioni di dollari, contro 17 milioni di dollari nel trimestre precedente e contro 3,4 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2003.
Il fatturato relativo al primo semestre di quest'anno è ammontato a 1.142,9 milioni di dollari, contro 960 milioni di dollari nel periodo gennaio-giugno dello scorso anno. La crescita del giro d'affari è stata determinata sia dall'aumento del 10,2% dei volumi containerizzati trasportati, saliti a 974.000 teu, che dall'aumento del 9,5% del nolo medio. Il fatturato relativo al solo secondo trimestre del 2004 è stato di 588,6 milioni di dollari, contro 499,6 milioni di dollari nel periodo aprile-giugno dello scorso anno.
L'utile netto relativo al primo semestre è stato di 75,8 milioni di dollari (5,7 milioni nella prima metà del 2003).
Comunicando ieri i risultati della prima metà di quest'anno il gruppo Zim ha annunciato la decisione di dotarsi di altre 12 nuove portacontainer, di cui otto della capacità unitaria di 4.250 teu, che saranno utilizzate nell'ambito dell'AMP Global Service, e quattro della capacità unitaria di 6.350 teu che saranno impiegate nel servizio tra Asia e Nord Europa. Queste ultime saranno le prime navi post-Panamax introdotte da Zim sulla rotta Asia - Nord Europa.
Il programma di nuove costruzioni ha un valore complessivo di 820 milioni di dollari.
Le otto portacontainer da 4.250 teu entreranno in servizio nel 2006 e nel 2007 e le quattro portacontainer da 6.350 teu entreranno in servizio nel 2008 e nel 2009.
Inoltre l'amministratore delegato di Zim, Yoram Sebba, ha annunciato la costituzione di una nuova società interamente controllata che si occuperà di servizi per lo shipping e che - ha precisato - contribuirà fino al 25% degli introiti del gruppo.