Nei giorni scorsi l'Autorità Portuale di Ravenna e la società portuale SAPIR hanno sottoscritto una nuova convenzione per la messa a disposizione da parte di SAPIR delle aree per realizzare casse di colmata ove collocare i materiali di escavo dei fondali del porto. Le aree - ha reso noto oggi l'ente portuale - sono collocate in penisola Trattaroli, per una superficie di 200.000 metri quadrati. La durata della convenzione è di tre anni, prolungabili fino a quattro.
L'Autorità Portuale prevede di collocare nelle aree materiali di escavo per circa 300.000 metri cubi o anche più, se - ha precisato - si potranno realizzare nei tempi stabiliti le necessarie condizioni di svuotamento e successivo nuovo riempimento.
Il costo previsto per l'affitto è di 2,31 milioni di euro, a cui dovrà essere aggiunto il costo di smaltimento.
«Con questa convenzione e con un'analoga sottoscritta sempre con SAPIR nelle settimane scorse, riguardante casse di colmata collocate nella cosiddetta "Lottizzazione ovest" per una capacità di almeno altri 300.000 metri cubi - ha spiegato l'ente - l'Autorità Portuale si mette in condizione di poter affrontare con una certa sicurezza il problema della allocazione dei materiali di escavo e quindi l'ulteriore escavo, del canale Candiano a -11,50 ed un primo stralcio del canale Piombone. Per il primo di essi la progettazione è ultimata ed in corso di approvazione e di finanziamento, (per 21 milioni di euro), per il secondo la progettazione è anch'essa sostanzialmente ultimata (per 18 milioni di euro) e deve essere finanziata».