Secondo il generale Ed Eberhart, comandante del North American Aerospace Defense Command (NORAD) e dell'U.S. Northern Command (USNORTHCOM), gli Stati Uniti saranno oggetto di un prossimo attacco terroristico condotto utilizzando mezzi marittimi. «Credo - ha spiegato - che sia solo questione di tempo prima che i terroristi tentino di effettuare un attacco dal mare, un attacco marittimo contro di noi».
Il generale statunitense ha precisato che l'attacco potrebbe essere portato in qualsiasi forma: i terroristi potrebbero giungere in un porto con esplosivi o con armi di distruzione di massa o potrebbero invece lanciare veicoli aerei senza equipaggio o missili da imbarcazioni lontane dalla costa.
Eberhart ha detto che questo tipo di attacchi è possibile perché la consapevolezza della nazione nei confronti del mare «non è matura e non così approfondita o così raffinata come la sua consapevolezza dello spazio aereo».
Ciononostante - ha sottolineato il generale - gli USA hanno fatto molto per rafforzare la sicurezza dei mari e dei porti americani dall'11 settembre 2001.
Sempre in tema di security portuale e marittima l'U.S. Coast Guard ha reso nota una lista di 17 nazioni che - secondo quanto rilevato dalla Guardia Costiera americana - hanno assunto misure inadeguate per incrementare la sicurezza dei loro porti e che non rispondono ai requisiti previsti dalle nuove normative internazionali sulla security portuale.
Le navi che hanno toccato almeno una di queste nazioni nell'ambito degli ultimi cinque porti scalati - ha precisato l'U.S. Coast Guard - saranno sottoposte ad ispezioni più accurate al momento del loro arrivo negli USA.
«Lo shipping - ha detto l'ammiraglio Thomas Collins, comandante dell'U.S. Coast Guard - è un'industria globale. Per proteggere i nostri porti dobbiamo preoccuparci della sicurezza di tutta la catena dello shipping, inclusi i porti esteri. Incoraggiamo caldamente tutte le nazioni ad assumere iniziative per proteggere i loro porti. Il terrorismo è un problema globale ed un attacco verso i porti di qualsiasi nazione può avere un impatto notevole sull'economia di quelle nazioni».
Le 17 nazioni in cui - secondo l'U.S. Coast Guard - non sono state assunte misure sufficienti per migliorare la security nei porti sono Albania, Benin, Repubblica Democratica del Congo, Guinea Equatoriale, Guinea, Guinea-Bissau, Kiribati, Libano, Liberia, Madagascar, Mozambico, Nauru, Nigeria, Serbia e Montenegro, Sierra Leone, Isole Salomone e Suriname.