Il gruppo armatoriale Lauro ha annunciato ieri che «il presidente Salvatore Lauro, le sorelle Annamaria e Rosaria Lauro con il partner Salvatore Di Leva delle società partecipate Alilauro Gruson ed Alicost hanno approvato un aumento di capitale e i relativi programmi di crescita».
Le nuove iniziative includono un ritorno al settore delle navi-traghetto «con una serie di collegamenti tra l'Italia e i paesi del Mediterraneo ed un innovativo servizio di trasporto tra il Lazio e la Campania con una linea diretta tra i porti di Formia e di Casamicciola nell'isola di Ischia». «Nel 2005 - ha precisato Salvatore Lauro - torneremo con forza e determinazione nel settore a noi particolarmente caro del trasporto a mezzo di navi-traghetto con il collegamento dei porti italiani con destinazioni dei paesi mediterranei». «Siamo pronti - ha aggiunto - ad un significativo salto di livello in direzione dei collegamenti internazionali tra l'Italia e le nazioni più importanti che si bagnano nel Mare Mediterraneo».
«Si tratta evidentemente - ha sottolineato il gruppo napoletano - di "un ritorno al futuro" con l'impiego di mezzi di moderna concezione che abbinano capacità e velocità e che riprendono la tradizione familiare dei Lauro per puntare a traguardi ancor più importanti».
«Dopo aver dato un nuovo tessuto organizzativo ed operativo alle diverse società» - ha spiegato la società armatoriale - il gruppo «procede ora all'adeguamento anche finanziario per muovere alla conquista di nuovi mercati rafforzando inoltre la propria presenza nelle attività tradizionali. In questa chiave si leggono le attività che hanno condotto al potenziamento della flotta di unità veloci con l'acquisto dei moderni monocarena
Superflyte e
Annamaria Lauro e con il varo del nuovo catamarano Rodriguez
MariaCeleste Lauro e l'imminente battesimo del gemello
Maria Sole Lauro oltre all'acquisto di un terzo mezzo di eguali caratteristiche che sarà immesso in esercizio entro la prima metà del 2005».
«Dopo un processo di ristrutturazione e di reingegnerizzazione che ha visto un rilevante turnover di risorse umane con l'ingresso di molti giovani in azienda e l'impiego di manager anche stranieri di elevate capacità gestionali - ha concluso Salvatore Lauro - si pone ora e con forza un riassetto complessivo tenuto conto del ricambio generazionale avvenuto nella impresa familiare».