Assorimorchiatori, l'associazione che riunisce tutte le aziende che esercitano il servizio portuale di rimorchio in oltre 40 porti italiani, ha richiamato l'attenzione sul problema della sicurezza in ambito portuale e marittimo. «Il ruolo dello Stato nella gestione della sicurezza della navigazione e dei porti - ha dichiarato oggi il dirigente di Assorimorchiatori, Michele Morici - è attualmente a rischio».
In particolare l'associazione ha rilevato come, nell'ambito del progetto di riforma della legge 84/94 attualmente in corso, siano le modifiche all'art.14 della legge sulle "Competenze dell'Autorità Marittima" a «mettere a rischio un modello di efficienza e produttività ampiamente collaudato che oggi, attraverso l'opera delle Autorità Marittime, avvantaggia operatività portuale e sicurezza marittima».
Morici ha respinto l'ipotesi, come proposto da uno degli emendamenti, di assegnare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e agli operatori interessati la responsabilità della sicurezza all'interno dell'area portuale, che ora è di competenza del comandante del porto, solitamente - ha sottolineato - un esperto ufficiale di marina. «È come se il ministero delle Infrastrutture - ha detto Morici - fosse responsabile della sicurezza di un aeroporto e le compagnie europee dovessero fornire pareri in merito». «Attualmente - ha ricordato l'associazione - organo tecnico del ministero all'interno dell'area portuale è l'Autorità Marittima, che gestisce la sicurezza a bordo delle navi e la cui opera di prevenzione e regolamentazione ha garantito la sicurezza dei traffici, anche in anni di crescita e sviluppo costanti».
L'associazione «non ritiene quindi necessario modificare le attuali disposizioni riguardanti la sicurezza, ma - ha precisato Assorimorchiatori - non boccia a priori la proposta di affiancare all'Autorità Marittima l'Autorità Portuale, purché ciò non implichi un appesantimento delle procedure, con il rischio di compromettere l'efficacia dell'attuale sistema».
In merito agli standard dei servizi di rimorchio in Italia, Morici li ha definiti «uniformi e di ottima qualità su tutto il territorio nazionale, pur nelle specificità dei singoli porti». L'effettiva operatività del servizio - ha ricordato l'associazione - è stabilita dall'Autorità Marittima mediante il «Regolamento del servizio di Rimorchio» che tiene conto delle esigenze degli utenti, garantendo al tempo stesso la sicurezza della navigazione. In merito invece ai costi , Assorimorchiatori ha precisato che essi sono diversi a seconda del porto, «ma comunque in linea con il resto d'Europa, in base al recente Libro Bianco dell'UE sul sistema portuale».
Il dirigente di Assorimorchiatori ha commentato anche l'azione dell'Unione Europea che - ha osservato - sembra intenzionata a delineare, tramite una nuova direttiva, un regime uniforme per tutti i porti del Continente. Si tratta di «un'idea condivisibile» secondo Morici, che però ha messo in guardia dal pericolo di una mancanza di attenzione verso le caratteristiche delle diverse realtà portuali, auspicando che l'eventuale direttiva ponga la sicurezza della navigazione tra le proprie priorità e garantisca inoltre adeguati tempi di adattamento alle nuove procedure.
«La sicurezza della navigazione e dell'approdo nelle acque portuali, la tutela dell'ambiente circostante nonché l'utilizzo efficiente dell'infrastruttura portuale - ha concluso l'associazione - rimangono per Assorimorchiatori obiettivi primari da tutelare sia in ambito nazionale che comunitario e non consentono di trattare il servizio di rimorchio come un qualunque servizio commerciale».