Il neo commissario europeo ai Trasporti, Jacques Barrot, ha presentato oggi per la prima volta al Consiglio europeo la nuova proposta di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali. Barrot, pur riconoscendo la difficoltà di affrontare un problema così complesso e ricordando che il progetto di direttiva sul medesimo argomento presentato dal suo predecessore Loyola de Palacio non è stato approvato dal Parlamento europeo, ha sottolineato che il tema «è difficile, ma importante, perché la competitività dei nostri porti - ha detto - dipende da questo». «È un problema complesso - ha ammesso - e richiede che noi troviamo la giusta formula»
Il commissario europeo ha riconosciuto gli ostacoli che si trovano tuttora sul cammino della nuova proposta ed ha citato sia il problema del self-handling, che prevede l'utilizzo del personale di bordo per la movimentazione dei carichi, sia il problema della concorrenza tra le imprese portuali: i costi per la realizzazione delle infrastrutture portuali - ha osservato - sono sempre crescenti e molte autorità portuali sono preoccupate per la limitata durata delle concessioni. Ma, rispetto alla bocciatura del precedente progetto di legge sui servizi portuali - ha affermato - «ora il Parlamento europeo è andato avanti ed ha capito che è necessario modernizzare i nostri porti».