Asian Development Bank (ADB) ha concesso un prestito di 30,6 milioni di dollari al porto di Chittagong che del valore di 41,3 milioni di dollari, di cui 10,7 milioni a carico del governo del Bangladesh. In particolare l'iniziativa prevede l'adozione di sistemi computerizzati idonei a sveltire lo scambio di dati e documenti.
«Circa l'80% dei commerci del Bangladesh - ha spiegato ADB - passano attraverso il porto di Chittagong, ma gli elevati costi marittimi e portuali dello scalo stanno pesando notevolmente sulla competitività del Bangladesh nel mercato internazionale. Una delle principali cause dei costi elevati è la congestione delle aree di stoccaggio dei container, dovuta in parte all'arcaico sistema di gestione dei terminal basato sulla documentazione cartacea e al carente accesso stradale dal porto ai container terminal». Inoltre Asian Development Bank ha sottolineato come queste farraginose procedure lascino ampi spazi ad attività illegali: «le attuali operazioni di sdoganamento - ha precisato ADB - richiedono che i documenti siano manualmente trasferiti attraverso numerose fasi che richiedono 48 approvazioni, dando spazio ad occasioni di corruzione». «Il tempo medio di stazionamento di un container - ha aggiunto ADB - è rimasto pressoché invariato negli ultimi anni e pari a circa 18 giorni contro i circa 10-12 giorni nei container terminal dello stesso tipo della regione».