I vertici della Port Autonome de Marseille (PAM) hanno deciso di indire un referendum a cui parteciperanno i 1.494 dipendenti dell'ente portuale che saranno chiamati ad esprimersi circa il futuro del porto di Marsiglia. La port authority ritiene che nel 2005 si verificherà una «svolta» nello sviluppo dello scalo francese e non intende mancare l'appuntamento come invece - ha ricordato oggi l'ente - «è avvenuto negli anni '80, quando il porto ha perso la sua leadership nei container e il secondo posto quale porto globale europeo».
«Obiettivo del referendum - hanno spiegato i dirigenti della PAM - è di garantirsi il sostegno di tutto il personale in merito alla politica dei grandi progetti che la PAM persegue per assicurare lo sviluppo del porto, dell'occupazione e dell'attività regionale». La consultazione avrà luogo il 18, 19 e 20 gennaio prossimi.
Nei prossimi cinque anni sono previsti investimenti per 540 milioni di euro e - secondo le previsioni dell'authority portuale - i nuovi progetti potranno creare oltre 8.500 nuovi posti di lavoro che si sommeranno agli attuali 40.000 tra diretti ed indiretti. I principali progetti riguardano la realizzazione del nuovo container terminal Fos 2XL, di un nuovo terminal metaniero, dell'area logistica Fos Distriport, il rilancio della zona industriale e portuale di Fos, la costruzione di un nuovo terminal passeggeri e la realizzazione di altre nuove infrastrutture nell'area portuale di Marsiglia. «Dinanzi a tali sfide economiche e sociali e affinché il porto di Marsiglia-Fos confermi il suo ruolo di grande porto globale mondiale - ha osservato l'ente portuale - la PAM propone ai suoi dipendenti di esprimersi individualmente sulla sua politica dei grandi progetti, sulla messa in atto di un'organizzazione di lavoro di tipo industriale affidabile e trasparente, basata sui principi di una sana gestione conforme agli standard internazionali».
La Port Autonome de Marseille ha ricordato come il parere dei dipendenti era stato sollecitato anche in occasione del passaggio alle 35 ore di lavoro nel 1999 e in merito alla compartecipazione agli utili sui risultati nel 2003.