La Commissione Europea ha adottato oggi un piano che ha l'obiettivo di accrescere i diritti dei passeggeri in tutte le modalità di trasporto pubblico e in particolare nel trasporto marittimo e nel trasporto stradale internazionale effettuato in pullman. Quanto al trasporto ferroviario, la Commissione ha invitato il Parlamento europeo e gli Stati membri ad adottare al più presto le misure proposte nel cosiddetto "terzo pacchetto ferroviario" presentato nel marzo scorso (
inforMARE del
3 marzo 2004).
"L'Europa - ha detto Jacques Barrot - vicepresidente della commissione UE e responsabile dei trasporti - rafforza i diritti dei cittadini. La proposta della Commissione rappresenta un'importante misura sociale che permetterà agli anziani e alle persone a mobilità ridotta di viaggiare in Europa nelle migliori condizioni possibili".
Inoltre la Commissione ha adottato due proposte legislative sul trasporto aereo: la prima garantisce alle persone a mobilità ridotta le stesse possibilità di accesso al trasporto aereo degli altri passeggeri, mentre la seconda intende garantire ai passeggeri il diritto di essere informati anticipatamente sull'identità del vettore aereo che opererà il volo. «Nel 2004 - ha ricordato l'esecutivo europeo - un incidente a Sharm el-Sheikh ha provocato la morte di 148 persone, quasi tutti turisti europei. Indipendentemente dalle cause dell'incidente, alcuni passeggeri non sapevano che il volo sarebbe stato operato dalla compagnia Flash Airlines e ignoravano inoltre che al vettore fosse stato temporaneamente vietato l'utilizzo degli aeroporti svizzeri per problemi di sicurezza. Il regolamento adottato completa le misure di sicurezza esistenti e rigorosamente applicate, come per esempio il sistema di ispezione armonizzata degli operatori di paesi terzi che utilizzano gli aeroporti europei e la certificazione dei velivoli da parte dell'Agenzia europea per la sicurezza aerea. In caso di carenze in materia di sicurezza, gli Stati membri devono adottare tutte le misure di protezione necessarie, provvedendo eventualmente a bandire le compagnie aeree interessate».