Il governo di Seul è soddisfatto delle conclusioni - rese note ieri - del gruppo speciale della World Trade Organization (WTO) sulla questione delle sovvenzioni ai cantieri navali sudcoreani Daewoo Shipbuilding and Marine Engineering, Samho Shipbuilding e Daedong Shipbuilding, che era stata oggetto di un ricorso dell'UE (
inforMARE dell'
8 marzo 2005). «La WTO - ha sottolineato oggi l'esecutivo - ha stabilito che il sostegno dei creditori alla ristrutturazione dei cantieri navali coreani non ha rappresentato un aiuto governativo così come definito dal patto sulle sovvenzioni della WTO». «Il gruppo speciale - ha sottolineato il governo di Seul - ha deciso che i prestiti pre-spedizione e le garanzie di rimborso anticipato che la Korea Export-Import Bank ha accordato ai tre cantieri navali non violano l'intesa della WTO sulle sovvenzioni, un verdetto che consente ad Ex-Im Bank di proseguire i programmi finanziari» «Tuttavia - ha proseguito il governo - il gruppo speciale ha avvisato la banca di cessare entro 90 giorni alcune delle pratiche finanziarie offerte ai cantieri navali tra il gennaio 1997 e il maggio 2003 in considerazione del fatto che parte di queste sono state riconosciute quali sovvenzioni alle esportazioni». «La determinazione sulle sovvenzioni alle esportazioni - ha precisato il governo - avrà un impatto limitato visto che i prestiti pre-spedizione e le garanzie di rimborso anticipato sono scaduti alla fine dello scorso anno».
«Il governo coreano - ha affermato un portavoce degli Affari esteri e del Commercio di Seul - ha vinto la disputa sulle sovvenzioni alla ristrutturazione che era l'elemento centrale; all'industria della costruzione navale coreana è stata fornita la base per sostenere ed incrementare il suo primato in termini di quota di mercato complessivo, che è stato mantenuto sino dal 1999 nel settore degli ordinativi».
Fiducia sulle capacità di tenuta e di sviluppo della cantieristica navale sudcoreana è stata espressa oggi anche dalla Korea Shipbuilders' Association (KSA). L'associazione prevede che i cantieri navali nazionali manterranno la leadership del mercato mondiale per i prossimi dieci anni, controllando oltre il 40% dei nuovi ordini emessi. Questa fiducia è riposta sia sulla crescita della domanda che sulle capacità dei cantieri sudcoreani di arricchire il proprio portafoglio di ordini, in particolare nel settore delle grandi portacontainer e delle navi per gas naturale liquefatto.
Secondo KSA, la produzione dei cantieri navali sudcoreani, che nel 2004 si è attestata a 15,14 milioni di tonnellate, salirà nel 2015 a 16,7 milioni di tonnellate e la quota di mercato dei cantieri navali sudcoreani, che lo scorso anno è stata del 38,5%, crescerà al 40,12% nel 2015. Entro quella data - ha precisato l'associazione - i cantieri sudcoreani avranno il 60% circa del mercato della costruzione di portacontainer e il 65% di quello delle navi per gas naturale liquefatto.
Korea Shipbuilders' Association prevede che la domanda mondiale di nuove navi salirà quest'anno a 38,8 milioni di tonnellate, contro 37,2 milioni di tonnellate nel 2004. Nei prossimi anni è previsto un incremento annuo dell'1,7% e nel 2015 la domanda mondiale si attesterà a 41,6 milioni di tonnellate.