L'operatore di trasporto combinato CEMAT, i cui principali azionisti sono l'italiana FS Cargo e l'elvetica Hupac, ha archiviato l'esercizio 2004 con un bilancio definito dalla società «abbastanza positivo», tenuto conto del fatto che - ha ricordato CEMAT - l'anno «è stato caratterizzato a livello europeo da un andamento dell'economia non certamente brillante» e che, «in particolare, nell'ultimo trimestre Germania e Italia hanno registrato una regressione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente».
Nel 2004 CEMAT ha totalizzato un fatturato record di 176.715.000 euro. Il traffico, prendendo in considerazione tutte le tipologie gestite dalla società, ha raggiunto 558.968 trasporti, con una crescita del 4,1% sul 2003. Vi è stata però - ha precisato l'azienda - una netta differenziazione fra primo e secondo semestre: nel primo la crescita è stata dell'8,9%, mentre nella seconda metà del 2004 sono stati registrati gli stessi volumi dell'anno precedente.
Il traffico nazionale è quello che ha evidenziato le migliori performance, con una crescita su base annua dell'8,6%. Tale risultato - ha sottolineato CEMAT - «è molto significativo, in quanto rappresenta una svolta importante dopo alcuni anni in cui il settore nazionale aveva dovuto registrare dati in flessione». «L'inversione di tendenza, iniziata nel secondo semestre 2003 a seguito dell'introduzione della patente a punti - ha spiegato la società - è proseguita nel 2004 grazie alla qualità del servizio ferroviario che, finalmente, sta cominciando a migliorare. Particolarmente interessanti sono i dati di traffico da e per la Sicilia, che evidenziano una crescita su base annua del 15,2%. Nel 2004 è stato completamente rivisitato lo schema di produzione da e per l'isola, con treni shuttle punto-punto eliminando il passaggio per l'hub di Marcianise».
Nel traffico internazionale sono positivi i dati di traffico non accompagnato, con un incremento su base annua del 4,1% malgrado il rallentamento del secondo semestre. Le relazioni che hanno maggiormente contribuito al risultato sono state quelle da e per la Germania (+11,5%), l'Olanda (+13,3%), la Danimarca (+16,3%) e la Grecia (+27,6%).
Negativi invece i risultati del traffico internazionale accompagnato, la cosiddetta RoLa, operato sulla tratta Verona-Worgl. «Dopo un primo quadrimestre abbastanza soddisfacente - ha osservato CEMAT - dal 1' maggio 2004, a causa dell'allargamento verso est dei confini dell'Unione Europea con l'ingresso dei nuovi otto Paesi, gli autotrasportatori polacchi, cechi, ungheresi, non avendo più limitazioni grazie ai permessi comunitari, sono scesi dal treno ed hanno riversato i loro traffici sulla strada. Il fenomeno è stato ulteriormente aggravato dall'eliminazione degli eco-punti per il transito dell'Austria. Tutto questo ha comportato una flessione su base annua del 13,3%».
Per il 2005 CEMAT ritiene che le previsioni siano «ancora positive», «considerato - ha spiegato la società - il permanere di una situazione di limitato sviluppo economico». Secondo CEMAT si verificherà una crescita del 5% sia nel traffico nazionale che internazionale non accompagnato. «Ovviamente - ha sottolineato CEMAT - riteniamo che uno degli elementi che maggiormente contribuiranno allo sviluppo del trasporto combinato sarà l'entrata in vigore dei provvedimenti dell'art. 38 della legge 166/2002 (»Disposizioni in materia di trasporto ferroviario e interventi per lo sviluppo del trasporto ferroviario di merci«, ndr) che, una volta operativi, potranno rappresentare una vera svolta strategica per la conversione modale nel trasporto merci».
Sul fronte operativo CEMAT ha in programma, in campo nazionale, l'intensificazione delle corse bidirezionali settimanali sulla relazione Milano-Piacenza- Catania Bicocca (da 3 a 5) e sulla relazione Milano - Roma-Latina (da 4 a 8), mentre in campo internazionale, oltre alla recente attivazione della nuova relazione Verona-Duisburg, CEMAT inaugurerà a breve le nuove relazioni Monaco di Baviera-Cervignano e Verona-Vienna.