Domani entreranno le norme internazionali ("Regulations for the Prevention of Air Pollution from Ships ") incluse nell'Annesso VI alla convenzione Marpol, e adottate nel protocollo 1997 alla convenzione, che riguardano la limitazione del tenore di ossidi di zolfo e ossidi di azoto contenuti nelle emissioni delle navi (
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26 maggio 2004).
L'Annesso prevede che i combustibili per uso marittimo non presentino un tenore di zolfo superiore al 4,5% in massa. Nel 2004 - ha reso noto oggi l'International Maritime Organization (IMO) - il tenore medio di zolfo nei combustibili per uso marittimo registrato nel mondo è risultato pari al 2,67% in massa ed è stato pressoché costante dal 1999. L'Annesso VI include anche disposizioni per l'individuazione di aree SECAs (SOx Emission Control Areas) nelle quali siano previsti limiti più severi per le emissioni di zolfo, il cui tenore nei combustibili non deve superare l'1,5% in massa.
Il protocollo alla Marpol ha designato la regione del Baltico quale area SECA. È però previsto che in un'area SECA i limiti alle emissioni possano essere applicati dopo dodici mesi dall'entrata in vigore della normativa. Nel marzo 2004 il Marine Environment Protection Committee (MEPC) dell'IMO ha approvato un emendamento all'Annesso VI che istituisce un'area SECA anche nel Mare del Nord. Il MEPC - ha precisato l'IMO - adotterà gli emendamenti alla Marpol, incluso quello che definisce il Mare del Nord quale area SECA, nella 53' riunione del comitato che si svolgerà dal 18 al 22 luglio prossimi e pertanto l'entrata in vigore dell'emendamento è prevista per il novembre 2006, a dodici mesi di distanza dalla data di istituzione della SECA nel Mare del Nord.
L'Annesso VI proibisce anche la deliberata emissione di gas dannosi all'ozono, inclusi i gas halons e i clorofluorocarburi (CFC). L'installazione di nuove attrezzature, come i sistemi di refrigerazione e antincendio, che contengono sostanze dannose all'ozono - ha ricordato l'IMO - è proibita su tutte le navi, mentre le nuove installazioni contenenti idroclorofluorocarburi saranno ammesse fino al 1' gennaio 2020.
Inoltre l'Annesso VI impone limiti alle emissioni di ossidi di azoto dai motori diesel. Il "Nox Technical Code" - che è stato reso obbligatorio - stabilisce le procedure per l'ispezione, il controllo e la certificazione dei motori marini diesel per far sì che produttori, armatori e istituzioni preposte accertino che i motori siano in regola con i limiti di emissione di ossidi di azoto specificati nel regolamento 13 dell'Annesso VI.
Infine l'Annesso VI proibisce l'incenerimento a bordo delle navi di alcuni prodotti, tra cui i difenoli policlorinati (PCB).