Il presidente dell'Ipsema (Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo), Antonio Parlato, accompagnato dai vertici dell'ente, ha incontrato oggi a Roma l'ammiraglio Agostino Di Donna
, presidente del Cirm (Centro Internazionale Radio Medico). «La nostra - ha dichiarato Parlato - non è stata una visita di cortesia, considerati i compiti e il ruolo primario che il Cirm ricopre per ciò che riguarda l'assistenza medica ai malati a bordo di navi in navigazione. Il Centro Internazionale Radio Medico è un interlocutore di grande interesse per l'Ipsema nell'ambito dei compiti dell'istituto in materia di prevenzione dei rischi riguardanti l'insorgere di infortuni e di malattie professionali».
«Sono 70 anni - ha detto Di Donna - che il Cirm assiste gratuitamente i marittimi imbarcati. Siamo un punto di riferimento internazionale, la nostra utenza è per il 75% di provenienza estera e 25% italiana. Abbiamo curato negli anni ben 50mila pazienti con un'altissima percentuale di guarigioni. Il numero dei marittimi assistiti è stato negli anni sempre in ascesa, nel 2004 i nostri medici hanno curato circa 1.600 pazienti, con un incremento rispetto al 2003 di più del 15%».
«L'Ipsema - ha ricordato Parlato - ha dato il proprio contributo istituzionale alla realizzazione da parte del Cirm di un importante progetto che riguarda la prevenzione delle malattie cardiovascolari dei marittimi ed, insieme, ha sostenuto la necessità dell'aggiornamento delle farmacie e delle strumentazioni a bordo delle navi rispetto ad una normativa ormai superata». «Le patologie che si riscontrano più frequentemente - ha aggiunto - sono quelle legate ad infortuni ed è in questa direzione che si inserisce il nostro sostegno all'attività meritoria del Cirm. Il Centro Internazionale Radio Medico è un ospedale via etere, è sempre in servizio. Abbiamo avuto un esempio del suo valore proprio durante la nostra visita: un intervento in diretta del medico di guardia su un marittimo a bordo di un peschereccio al largo della costa orientale della Sicilia. Un intervento tempestivo via email che ha salvato la vita al paziente già sofferente di problemi cardiaci».
«Riteniamo auspicabile - ha concluso Parlato - che tra i soggetti istituzionali, deputati alla prevenzione e all'assistenza nel settore marittimo, come l'Ipsema e il Cirm, si stabilisca una collaborazione per uno scambio di dati ed informazioni che dia vita ad un processo sinergico che possa contribuire ad avviare più efficaci politiche di prevenzione, volte a ridurre i rischi e a tutelare maggiormente la salute e la sicurezza della gente di mare».