Enel Trade, società del gruppo italiano Enel, cederà il 50% di Brindisi LNG, società costituita per la realizzazione e la gestione di un terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto nel porto di Brindisi, alla britannica BG Group, che deterrà così l'intero capitale azionario dell'azienda (
inforMARE del
25 gennaio 2005).
Il contratto prevede il pagamento ad Enel Trade dei costi sostenuti nell'ambito del progetto a partire dal maggio 2003, data di acquisizione della partecipazione in Brindisi LNG, che ammontano a 44 milioni di euro. Tale pagamento - hanno spiegato Enel e BG Group - avverrà per circa 17 milioni di euro alla data del closing, previsto il prossimo 21 giugno, e per la rimanente parte entro l'anno successivo al closing, al verificarsi di alcune condizioni legate alla continuazione del progetto da parte di BG.
Il contratto, finalizzato nel quadro dei preesistenti patti parasociali tra i due soci, prevede inoltre una clausola di "cliente preferenziale" a favore di Enel Trade per una eventuale futura fornitura di gas attraverso il terminale fino ad un volume massimo concordato, da parte di BG.
Ad oggi - ha ricordato Enel - Brindisi LNG sta finalizzando la progettazione del terminale di rigassificazione e potrebbe avviare le attività realizzative in cantiere, che sono tuttavia condizionate dal permanere della opposizione delle amministrazioni locali. «BG Group - ha commentato dal canto suo il vicepresidente esecutivo per il Mediterraneo e l'Africa del gruppo inglese, Stuart Fysh - è incoraggiata dal forte sostegno del governo italiano. I lavori sono iniziati al terminal di Brindisi LNG, che è previsto diventi operativo nella seconda metà del 2008».
In base ai dati approvati dall'assemblea del 28 aprile scorso, nell'esercizio 2004 Brindisi LNG ha registrato, in mancanza di ricavi nella fase di sviluppo del progetto, un Ebitda negativo per 3,2 milioni di euro ed una perdita per 3,6 milioni di euro.