Nei giorni scorsi la Vancouver Board of Trade, espressione della comunità economica della British Columbia, ha inviato una lettera al primo ministro canadese Paul Martin e agli altri membri del governo sollecitando l'esecutivo a porre fine agli scioperi degli autotrasportatori che movimentano i container da e per il porto i Vancouver che da un mese ostacolano notevolmente l'attività dello scalo.
«L'impatto - viene sottolineato nella lettera - è rilevante e colpisce due terzi delle esportazioni di container attraverso il principale gateway marittimo del Canada per il Pacifico».
La Vancouver Board of Trade, riconoscendo che il problema è difficile, ha però chiesto al governo di trovare un rimedio temporaneo in vista di una soluzione definitiva che consenta al sistema trasportistico canadese di non dover affrontare nuovamente una situazione analoga.
«Riteniamo - ha scritto il managing director della Vancouver Board of Trade, Darcy Rezac - che il Canada Transportation Act fornisca i mezzi per emettere un'ordinanza che possa porre termine a questi disservizi». «Sollecitiamo il vostro governo - ha proseguito - ad effettuare questo passo immediatamente, prima che siano danneggiati maggiormente l'economia canadese e la reputazione del Canada quale fornitore affidabile e il porto di Vancouver quale porta d'accesso affidabile ai mercati nordamericani».