Domani il commissario europeo ai Trasporti, Jacques Barrot, presenterà un terzo programma per aumentare la sicurezza nel trasporto marittimo che ha l'obiettivo di rafforzare le misure previste dai primi due pacchetti di interventi per il settore, i cosiddetti "Erika I" ed "Erika II". In particolare con il terzo pacchetto Barrot intende accrescere l'efficacia dei controlli che consentono di individuare le navi substandard che toccano i porti europei, intende imporre l'individuazione di località - i cosiddetti "porti rifugio" - nelle quali le navi in difficoltà possano trovare riparo, vuole aumentare la responsabilità degli Stati di bandiera delle navi, aumentare la qualità dei servizi delle società di classificazione e introdurre l'impiego di un sistema satellitare per il controllo del traffico marittimo.
Intanto questo pomeriggio l'europarlamentare Marta Vincenzi, membro della commissione Trasporti e Turismo che oggi ha rigettato il progetto di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali (
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22 novembre 2005), ha sollecitato il ritiro della proposta di legge. Secondo la Vincenzi, il voto odierno della commissione Trasporti é spia dell'attuale difficoltà nel Parlamento europeo nel trovare una sintesi politica degli interessi economici e sociali in gioco: se il relatore incaricato Jarzembowski (PPE) non ha saputo creare soluzioni di compromesso sull'intera proposta - ha osservato l'europarlamentare - i vari partiti non hanno saputo trovare maggioranze alternative sui punti fondamentali. Il progetto di direttiva è rimandata all'aula di Strasburgo, ma il rischio - secondo Marta Vincenzi - è che in assemblea plenaria la scarsa conoscenza dei problemi specifici e il gran numero di variabili politiche rendano ancora più difficile la ricomposizione degli interessi in campo. «Considero auspicabile a questo punto - ha osservato - che il Parlamento chieda alla Commissione di ritirare la direttiva e che la procedura ricominci con una nuova proposta legislativa preceduta da un Libro Bianco sulla politica portuale dell'Unione Europea».