Stamani la società terminalista Dubai Ports World (DP World) ha presentato l'offerta per l'acquisizione dell'intero gruppo britannico P&O. La proposta, che il consiglio di amministrazione di P&O ha annunciato di voler approvare all'unanimità e di voler consigliare agli azionisti, è stata avanzata dalla Thunder FZE, capogruppo di DP World, ed ammonta a 443 pence in contanti per ciascuna azione postergata del gruppo inglese, per un valore complessivo di 3.326 milioni di sterline.
L'offerta è lievemente superiore al prezzo di chiusura delle azioni P&O di ieri sera alla Borsa di Londra, fissato in 435 pence, e - hanno sottolineato DP World e P&O - del 46% circa superiore rispetto al prezzo di chiusura di 303,5 pence del 27 ottobre scorso, ultimo giorno di contrattazioni prima che circolassero indiscrezioni in merito alla proposta di acquisto. DP World e P&O hanno precisato che gli azionisti del gruppo inglese che detengono quote pari al 18,6% delle azioni postergate in circolazione hanno già accettato l'offerta.
«L'acquisizione di P&O da parte di DP World - ha commentato il chairman del gruppo terminalistico mediorientale, Ahmed Bin Sulayem - darà vita al terzo operatore portuale mondiale con una dimensione ed un network in grado di servire una base di clienti sempre più globale e consolidata. La caratura strategica del portfolio di porti globali delle due società e il notevole sviluppo in atto, che include la London Gateway (il progetto per la realizzazione di un nuovo grande porto container,
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20 luglio 2005, ndr), sono particolarmente rilevanti. Inoltre DP World vede nel management e nel personale di P&O la chiave per il futuro successo della nuova fusione. Attualmente è nostra intenzione mantenere il quartier generale di P&O a Londra. DP World lavora per accrescere le attività delle due società a beneficio dei dipendenti, dei clienti e dei suoi azionisti».
Il sultano Ahmed Bin Sulayem ha confermato che DP World porterà avanti tutte le attività di P&O, inclusi i traghetti.
«P&O - ha detto il chairman del gruppo britannico, John Parker - è uno dei primi quattro operatori portuali internazionali con 29 container terminal e attività in 18 nazioni in tutto il mondo che generano l'80% dei profitti complessivi del gruppo. Il consiglio di amministrazione ritiene che questa offerta in contanti sia nel miglior interesse dei detentori di azioni postergate che riceveranno un rendimento consistente dai loro investimenti».
«Mettere insieme P&O e DP World - ha detto l'amministratore delegato di P&O, Robert Woods - significherà costituire uno dei primi tre gruppi portuali del mondo». In merito ad una eventuale riduzione del personale, Woods ha detto che il progetto di acquisizione è indirizzato ad accrescere l'attività e non ad effettuare tagli.