L'Autorità Portuale di Napoli ha consegnato oggi alla Magazzini Generali Silos Frigoriferi Spa alcune aree per complessivi 65mila metri quadrati al Molo Vittorio Emanuele e alla Calata Vittorio Veneto che saranno destinate al traffico dei prodotti forestali, delle merci varie e dei container, mentre per un'area di 18mila metri quadrati a Calata Villa del Popolo, già impegnata dall'attività legata al traffico cerealicolo, è prevista la costruzione di un nuovo capannone che aumenterà la capacità ricettiva dell'impianto di 25mila tonnellate, passando da 50mila a 75mila tonnellate all'anno.
«Con oggi - ha commentato il presidente dell'ente portuale, Francesco Nerli - si chiude definitivamente l'era del fallimento della società Magazzini Generali del gruppo Italgrani e si apre, grazie alla volontà di una cordata di imprenditori e operatori del porto che hanno da oltre un anno rilevato la vecchia società per dare vita alla nuova Magazzini Generali Silos Frigoriferi Spa, una nuova fase ricca di cambiamenti che porterà il porto di Napoli a crescere anche nel campo del traffico dei prodotti cerealicoli, forestali e merci varie. Si apre così, tra l'altro, un processo di riorganizzazione che interesserà anche il settore della cantieristica e delle riparazioni navali, come stabilito nei nostri programmi di sviluppo». Infatti - ha ricordato la port authority - in concomitanza con la progressiva consegna delle nuove aree alla Magazzini Generali e con l'avvio dei lavori, partirà il processo di delocalizzazione delle Officine Palumbo sul pontile di ponente del Molo Vittorio Emanuele e della Nuova Meccanica Navale al Molo Carmine.
Il progetto "Magazzini Generali Silos Frigoriferi Spa" prevede investimenti per circa 11 milioni di euro che consentiranno - secondo le attese - di incrementare sensibilmente i traffici di cereali, di forestali e di siderurgici, che nel 2005 hanno totalizzato rispettivamente 300mila, 250mila e 50mila tonnellate, portandoli nel 2008 a 400mila, 500mila e 60mila tonnellate.
«È un piano - ha rilevato Nerli - complesso, ambizioso, di grande rilievo per il porto non solo perché porterà ad un notevole incremento dei traffici legati al piano della Magazzini Generali, ma anche perché ci consentirà di raggiungere nuovi mercati. Intendo dire che potremo diventare nel campo del traffico cerealicolo e dei prodotti forestali il porto di riferimento per l'intero bacino del Mediterraneo e in particolare per l'Egitto, la Turchia, la Grecia. In più, dal momento che il progetto prevede anche la realizzazione di nuovi manufatti dove svolgere l'attività di manipolazione della merce, la società sarà in grado di fornire servizi completi, elevando gli standard qualitativi del porto. Un porto capace non solo di accogliere la merce, ma anche di trattarla, organizzarla, seguirne l'intero ciclo di spostamento: di fare, in una parola, logistica».
Ieri, intanto, è giunta nel porto di Napoli una delegazione del porto di Marsiglia guidata dal direttore dei servizi passeggeri della Port Autonome de Marseille (PAM) che ha visitato il terminal crociere alla Stazione Marittima e si è incontrata con il segretario generale dell'Autorità Portuale di Napoli, Pietro Capogreco.
La visita - ha spiegato l'ente portuale partenopeo - aveva come fine lo studio del "modello Napoli" nell'ambito dei terminal crocieristici. Infatti la composizione mista della società Terminal Napoli rappresenta un "unicum" nel settore essendo costituita da tutte le più grandi compagnie crocieristiche del mondo (MSC, Costa, Carnival, Royal Caribbean), da imprenditori locali legati al settore e dalla port authority.
«Il fatto che rappresentanti di porti stranieri vengano a Napoli per vedere come abbiamo organizzato il terminal crociere, che per la sua posizione si pone sia come centro della vita portuale che della vita cittadina - ha detto Capogreco - dimostra che importanti realtà portuali europee come Marsiglia apprezzano e condividono le nostre idee di gestione portuale. È lo stesso successo che ci ha permesso di aggiudicarci l'organizzazione del Sea Trade Med 2006».