Stamani il commissario dell'Autorità Portuale di Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta, Giovanni Moscherini, ha firmato il decreto di rideterminazione dell'organico della Compagnia Portuale, fornitrice di manodopera per il porto di Civitavecchia, che passa così da 130 a 160 unità.
«È una grande giornata per il porto - ha detto Moscherini - visto che la stabilizzazione di 30 lavoratori, che diventeranno soci e dipendenti della Compagnia, arriva dopo anni in cui le giornate mensili lavorate erano scese ai minimi storici. Dal 2000 ad oggi, con la crescita del porto, si è invertita questa tendenza ed il radicamento degli armatori e dei traffici è avvenuto in corrispondenza di una parallela crescita dell'occupazione nelle varie componenti del sistema portuale. Oggi sottolineiamo il dato della Compagnia come fornitore "istituzionale" di manodopera e come punto di partenza per auspicare, al più presto, la possibilità di stabilizzare tanti altri ragazzi oggi impiegati come lavoratori interinali. Bisogna procedere per gradi, per creare lavoro stabile. Il decreto è stato firmato all'indomani dell'ordinanza del Consiglio di Stato sulla concessione alla RCT (
inforMARE dell'
8 giugno 2006, ndr), che ha ridato certezze anche per quei 30 lavoratori che entrano a far parte dell'organico della Compagnia. Uno dei punti più importanti dell'accordo che ha portato alla concessione agli armatori, riguarda infatti la manodopera portuale».
«Si corona con questo dato così significativo - ha dichiarato presidente della Compagnia portuale, Enrico Luciani - il periodo di guida dell'Autorità Portuale di Moscherini, al quale, dopo anche momenti di confronto duro con la Compagnia stessa, va dato atto di aver creato un modello che, muovendosi nell'ambito della legge, per certi versi anticipa addirittura alcuni sviluppi auspicabili che hanno consentito di fidelizzare gli armatori, attraendone di nuovi, rendendo più efficienti i servizi offerti dal porto, a partire da quelli legati alla manodopera, ma creando al tempo stesso occupazione stabile, non assistita, e pagata dignitosamente».
Sottolineando l'importanza della formazione dei lavoratori portuali, Moscherini ha preannunciato l'acquisto di un simulatore per garantire maggiore sicurezza nelle operazioni portuali che comportano maggiori rischi. «Solo il porto di Genova - ha spiegato - utilizza questo tipo di tecnologia, che però è limitata ai gruisti. Il nostro simulatore sarà invece polivalente».