Il Tar della Liguria ha respinto il ricorso presentato dal Comitato per la salvaguardia del Golfo dei Poeti e da altre associazioni, e ha riconosciuto la legittimità della strategia seguita dal Comune della Spezia per la bonifica del Golfo.
Intanto l'assessore alla Programmazione e Pianificazione territoriale del Comune della Spezia, Massimo Federici, ha inviato una lettera al presidente di Autorità Portuale della Spezia, Cirillo Orlandi e all'assessore regionale ai Trasporti, Luigi Merlo, in merito alla movimentazione di materiale ferroso nell'area di Calata Paita, nella quale mette in rilievo l'intollerabile situazione che si è venuta a creare all'interno della zona portuale di Calata Paita da quando gli operatori portuali concessionari svolgono attività di movimentazione di enormi quantitativi di materiale ferroso.
«Si tratta - ha scritto Federici - di una attività che provoca rumori intensi e la diffusione di polveri, tanto da causare proteste e segnalazioni costanti da parte degli abitanti delle zone antistanti. Ma si tratta anche di una attività che ferisce l'orgoglio di una città che proprio in quel sito, dopo anni di impegno, è riuscita a far demolire i grandi silos che lo occupavano. Le colline di materiale ferroso che sono andate a sostituire i silos costituiscono una bruttura inaccettabile nel cuore della città, a poche decine di metri dalla piazza Europa dove si affacciano il municipio e la cattedrale».
Pertanto Federici ha chiesto di attivare tutte le iniziative per porre rimedio alla situazione. Nel frattempo il sindaco della Spezia, Giorgio Pagano, ha emesso un'ordinanza affinché la società Speter proceda entro 30 giorni all'asporto e all'avvio dell'opportuno smaltimento del cumolo di materiale ferroso stoccato presso Calata Paita già da tempo sequestrato in quanto identificato come rifiuto.