L'Ipsema (Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo) e il ministero della Salute hanno risolto una controversia datata 1981 relativa all'uso di immobili di proprietà dell'istituto e destinati all'assistenza sanitaria del personale navigante. «L'accordo, definito soddisfacente da entrambe le amministrazioni - ha spiegato oggi l'Ipsema - fa seguito a numerosi provvedimenti giudiziali che hanno riconosciuto la natura onerosa dell'occupazione e prevede un abbattimento del 30% del debito complessivo, la sua rateizzazione e la stipula di regolari contratti di locazione che disciplineranno formalmente i rapporti tra le due amministrazioni. La cifra che il ministero della Salute verserà infine nelle casse dell'Ipsema risulta pari a 11.880.963,03 euro, dagli originari 16.347.096,49 euro».
«Sono ben 15 anni - ha detto il presidente dell'Ipsema, Antonio Parlato - che l'istituto vantava un credito, nei confronti del ministero della Salute, per più di 16 milioni di euro per l'uso di immobili destinati, per vincolo di legge, alle necessità del servizio sanitario per la "gente di mare" e che coincidono in grande maggioranza con le sedi compartimentali e i centri operativi dell'Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo». «La transazione - ha aggiunto - chiude un'annosa questione che si trascinava da molti anni e che oggi vede la sua naturale definizione. Vorrei sottolineare per la positiva soluzione del controversia, la capacità di dialogo degli uffici, della nostra direzione generale e della direzione generale del Personale, organizzazione e bilancio del ministero della Salute. I fondi saranno utilizzati dall'istituto per il miglioramento delle strutture di accoglienza per i marittimi al fine di rendere più confortevole l'erogazione delle prestazioni sanitarie che loro necessitano».