Federmar-Cisal ha promosso un'iniziativa mirata a riunire attorno ad un tavolo le associazioni armatoriali - Confitarma e Fedarlinea - e le organizzazioni sindacali del settore marittimo allo scopo di effettuare un esame congiunto del decreto del presidente della Repubblica n. 231 di recente emanazione recante il regolamento per il collocamento della gente di mare. Com'è noto - ha ricordato il sindacato - tale nuova normativa entrerà in vigore domani e contempla profonde innovazioni: prevede, infatti, il trasferimento dal ministero dei Trasporti al ministero del Lavoro delle competenze in materia di collocamento dei marittimi. Inoltre, viene abolito il regime di collocamento obbligatorio; introdotto il principio dell'assunzione diretta; istituita l'anagrafe nazionale della gente di mare; costituita la Borsa nazionale del lavoro marittimo per agevolare l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro.
A prima vista - ha osservato Federmar-Cisal - potrebbe essere uno strumento in grado di dare un forte e deciso impulso al rilancio dell'occupazione nel settore marittimo. Tuttavia, dalla lettura del provvedimento emergono determinate perplessità, legate in gran parte alle procedure, che necessitano di precisi approfondimenti ed eventualmente di successivi correttivi.
Il timore della Federmar-Cisal è che il nuovo sistema di collocamento possa provocare delle situazioni che finirebbero con il penalizzare almeno una parte dei marittimi in cerca di lavoro e questo è quindi il motivo per il quale il sindacato chiede alle altre parti sociali la disponibilità a trattare l'argomento.