Contship Italia ha annunciato oggi una controffensiva per ridare la leadership mediterranea del traffico container al porto di Gioia Tauro, nel quale il gruppo opera il container terminal attraverso la filiale Medcenter Container Terminal (MCT).
Il primo passo di un nuovo piano di sviluppo - ha spiegato Contship Italia - è costituito dall'entrata in servizio «di quattro gigantesche gru di banchina, fra le più grandi della portualità mondiale e certamente le più grandi mai installate in un porto del Mediterraneo».
I quattro nuovi mezzi di sollevamento, prodotti dalla cinese ZPMC, arriveranno domenica prossima nel porto italiano a bordo della nave
Zhen Hua 8 che è partita dal porto cinese di Shanghai il 27 maggio scorso.
Si tratta di gru super post-Panamax del peso di 1. 700 tonnellate ciascuna e, con uno sbraccio a mare di 62 metri, in grado di operare fino a 23 file di contenitori a bordo delle gigantesche navi portacontainer che, nell'immediato futuro, saranno in circolazione sulla rotta che va dall'Europa all'Estremo Oriente.
Con le quattro nuove gru ZPMC, che saranno collocate sulla nuova banchina "alti fondali", il numero delle gru di banchina di MCT passerà così da 18 a 22 gantry crane (più 3 gru mobili Gottwald). Ciò - ha sottolineato Contship Italia - «rappresenta la più alta concentrazione di macchine per la movimentazione portuale oggi presente in uno scalo del Mediterraneo».
«L'operazione gru - ha osservato il gruppo terminalista - si colloca in effetti all'interno di un articolato piano di investimenti; la strategia della capogruppo Contship Italia, unitamente all'impegno dall'Autorità Portuale che, fra l'altro, ha recentemente assegnato la gara per l'ulteriore approfondimento dei fondali nel canale portuale a -17 metri, colloca il porto di Gioia Tauro tra i pochi nel Mediterraneo a disporre di infrastrutture idonee ad accogliere le navi più grandi attualmente in costruzione (oltre 130 navi portacontainer con capacità superiore agli 8.000 teu sono in questo momento in ordine presso i cantieri navali)».