L'autonomia finanziaria dei porti e i pedaggi autostradali sono la soluzione per realizzare quelle infrastrutture, come il terzo valico ferroviario Genova-Milano e il potenziamento della Pontremolese, che le asfittiche casse dello Stato non consentono di finanziare. Lo sostiene l'assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Liguria, Luigi Merlo.
All'indomani dell'incontro con il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, che ha confermato l'impossibilità di finanziare la realizzazione del terzo valico e la progettazione della nuova galleria di valico della linea ferroviaria Pontremolese, l'ente regionale ligure ha annunciato l'intenzione di aprire con il governo anche il fronte dell'autonomia finanziaria dei porti. Si tratta - ha sottolineato la Regione - di «milioni di euro all'anno attualmente incassati dalla Stato che potrebbero risolvere gran parte dei problemi infrastrutturali della regione, a cominciare dal terzo valico ferroviario Genova-Milano».
«Le infrastrutture in Italia - ha osservato Merlo - attraversano un momento di grandi difficoltà per essere realizzate a causa della mancanza di risorse pubbliche, per questo va rimesso in discussione il rapporto tra i concessionari autostradali e il concedente Anas. La Regione Liguria ritiene che le autostrade possano essere una fonte di finanziamento importante nel caso della Liguria, per la nuova via Aurelia, un investimento di 1, 5 miliardi di euro che potrebbe essere coperto attraverso un aumento contenuto dei pedaggi autostradali nel fine settimana». «Per la nuova via Aurelia - ha ricordato l'assessore - esistono già i progetti esecutivi che riguardano le quattro province liguri, per esempio l'ultimo lotto all'hub portuale della Spezia e a quello di Savona e alla nuova viabilità, in parte già in fase di realizzazione che riguarda l'imperiese, lungomare Canepa a Genova e altri tratti che, collegati fra loro, realizzerebbero una vera e propria nuova infrastruttura viaria. Un'arteria da utilizzare come alternativa quando vi sono problemi in autostrada». «Si tratta di opere - ha aggiunto - che i territori conoscono molto bene, già oggetto di progettazione e che saranno sottoposte ai vagli ambientali, tutti interventi che le amministrazioni locali ci sollecitano, che sono in ritardo proprio per la mancanza di fondi e che hanno bisogno di soluzioni alternative di finanziamento come l'ipotesi del pedaggio autostradale».
Inoltre Merlo ha sottolineato come «l'autonomia finanziaria dei porti consentirebbe di far rimanere in Liguria milioni di euro ogni anno. Basti pensare che per l'autorità portuale di Savona siamo attorno ai 600 milioni annui di Iva relativa all'importazione così per gli altri scali. L'autonomia finanziaria dei porti permetterebbe all'Autorità Portuale di Genova di realizzare da sola il terzo valico Genova-Milano. Sono queste le proposte che la Regione Liguria ha presentato al governo, ritenendo che in momento in cui mancano le risorse europee e statali, solo attraverso questi provvedimenti dove la ricchezza si produce e si investe si possano risolvere i problemi infrastrutturali della Liguria. E quella ferroviaria è la priorità assoluta che interessa la nostra regione».