L'introduzione in Alaska di una norma legislativa che prevede l'imposizione di nuove imposte a carico dell'industria crocieristica, tra cui una tassa di 50 dollari per ciascun passeggero, è stata criticata dal gruppo crocieristico americano Carnival Corporation. «Riteniamo - ha detto il presidente e amministratore delegato del gruppo, Micky Arison - che ciò frenerà la futura crescita ed espansione dell'attività turistica in Alaska».
La norma, che è stata approvata ma che deve essere ancora ratificata definitivamente dalle autorità statali, sarà implementata nel 2007 e include anche tasse su qualsiasi gioco d'azzardo effettuato nelle acque dell'Alaska e tasse a carico delle compagnie crocieristiche che operano navi in Alaska.
Attualmente la flotta del gruppo Carnival Corporation porta circa 560mila crocieristi all'anno in Alaska.