Nonostante il forte aumento dei ricavi, determinato anche dall'acquisizione della compagnia di navigazione P&O Nedlloyd, avvenuta nell'agosto 2005 (
inforMARE dell'
11 agosto 2005), il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk ha archiviato il primo semestre di quest'anno con una flessione dei risultati causata dalle insoddisfacenti performance dell'attività di trasporto marittimo containerizzato, settore nel quale il gruppo è leader mondiale con la filiale Maersk Line, che ha una flotta di capacità pari a 1,75 milioni di teu, quasi il doppio rispetto al diretto concorrente, il gruppo MSC, dotato di una flotta in grado di trasportare oltre 900mila teu.
Nei primi sei mesi del 2006 il giro d'affari di A.P. Møller-Mærsk è ammontato a 127,99 miliardi di corone danesi (21,07 miliardi di dollari), in crescita del 45,4% (+38,6% in dollari) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il risultato operativo si è attestato a 25,75 miliardi di corone danesi (+20,3%). L'utile ante imposte è stato di 17,41 miliardi di corone (+5,2%), mentre il risultato dopo le imposte è diminuito del 33,9%. Il forte aumento delle tasse, ammontate a 10,33 miliardi di corone danesi nel primo semestre 2006 rispetto a 5,9 miliardi nella prima metà dello scorso anno - ha spiegato oggi il gruppo danese - è stato generato soprattutto dal rilevante incremento delle imposte nel settore petrolifero.
Nel primo semestre del 2006 il solo ramo del trasporto dei container ha totalizzato ricavi per 75,35 miliardi di corone danesi (+47,2%). I costi relativi all'integrazione nel gruppo di P&O Nedlloyd sono stati pari a 481 milioni di corone danesi. Il periodo, sul quale è pesato il calo dei noli (inferiori mediamente del 5% rispetto al primo semestre del 2005) e l'aumento del costo del fuel e del bunker (superiore mediamente del 50% per tonnellata rispetto alla prima metà del 2005), è stato chiuso con un passivo netto di 3,69 miliardi di corone danesi, contro un utile netto di 5,04 miliardi di corone danesi nella prima metà dello scorso anno.
Più soddisfacenti i risultati generati dalla flotta di tanker e dalle attività offshore, che hanno registrato ricavi per 10,73 miliardi di corone danesi (+30,0%) ed un utile netto di 2,52 miliardi di corone danesi (+59,2%), così come quelli delle attività petrolifere e gassiere che hanno totalizzato ricavi per 21,74 miliardi di corone danesi (+82,9%) ed un utile netto di 6,28 miliardi di corone danesi (+52,4%).