Gli armatori privati italiani della Confitarma hanno espresso insoddisfazione per il carente sostegno allo sviluppo del settore marittimo previsto dal governo nel disegno di legge finanziaria per il 2007. «Non posso nascondere - ha detto oggi il presidente della confederazione armatoriale, Nicola Coccia - la delusione degli armatori e mia per il mancato inserimento nella legge finanziaria 2007 di quelle misure di carattere strutturale per il cabotaggio e per il rilancio degli investimenti navali che credevamo facessero parte di un impegno condiviso. Allo stato attuale possiamo solo ribadire una certezza: non possiamo permetterci di fermare il processo di recupero di competitività della flotta italiana».
«In questa chiave - ha aggiunto Coccia - sono apprezzabili le misure specifiche di finanziamento per la demolizione dei traghetti più vecchi in esercizio; misure che sono coerenti con lo sforzo in atto da anni per migliorare gli standard di sicurezza del trasporto marittimo».
«L'auspicio - ha concluso il presidente di Confitarma - è che possano essere introdotti emendamenti o misure legislative ad hoc per il cabotaggio con l'obiettivo di valorizzare una flotta mercantile che è diventata tassello strategico del sistema Italia».