Assoferr (Associazione Operatori Ferroviari e Intermodali) accusa il governo di privilegiare il trasporto stradale ai danni di quello intermodale. «Nel disegno di legge relativo alla finanziaria del 2007 - ha osservato oggi l'associazione - non si trova traccia del reitero degli incentivi al trasporto intermodale e delle merci pericolose ai sensi dell'art. 38 della legge 166/2002. Nello stesso progetto di manovra sono invece stanziati 520 milioni di euro a favore dell'autotrasporto (legge 266/2005) a cui vanno ad aggiungersi gli oltre 100 milioni di euro già stanziati in termini di sconti autostradali».
«Se confermato questo orientamento da parte del governo - ha sottolineato Assoferr - dovremo prendere atto di una decisa volontà di incentivare e sostenere ancor più il solo trasporto "tutto strada" ai danni invece della tecnica intermodale e ferroviaria necessaria ad un riequilibrio modale più funzionale per l'ambiente e per la competitività di tutto il sistema Italia. La nostra sorpresa e il disappunto sono ancora maggiori proprio perché il tutto proviene da un esecutivo dove la salvaguardia dell'ambiente e lo sviluppo della competitività sono stati alla base del programma di governo».
«Sperando nell'esistenza di ampi margini di ravvedimento e modifica rispetto a quanto prospettato - ha concluso l'associazione - l'Assoferr si attiverà nelle sedi più opportune perché gli incentivi a tutte le forme di riequilibrio modale diventino strutturali fintantoché non venga raggiunto un bilanciamento sostenibile ed efficiente tra le varie modalità di trasporto».