Il presidente di Assologistica, Nereo Paolo Marcucci, ha valutato positivamente i provvedimenti in campo logistico e portuale contenuti nel disegno di legge finanziaria per il 2007 approvato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri.
«Il testo della legge finanziaria per il 2007 - ha commentato oggi Marcucci - segna una forte discontinuità con quelle degli ultimi anni per l'attenzione che viene prestata alle necessità del sistema logistico e portuale. Si tratta di provvedimenti che hanno una propria autonoma validità ma la cui integrazione è suscettibile di contribuire a modificare in senso positivo lo stato attuale delle cose. Il finanziamento di investimenti delle ferrovie ed il rifinanziamento del fondo per interventi a favore dell'autotrasporto merci sono tra questi».
«Il segnale di forte discontinuità - ha osservato il presidente di Assologistica - si registra però nella parte riguardante i porti e le Autorità Portuali. Assologistica auspica che il Parlamento approvi le norme che riconoscono alle Autorità Portuali l'autonomia finanziaria ritenendo che quel riconoscimento sia la chiave per evitare sia nuove cattedrali nel deserto che la penalizzazioni di porti con buoni mercati».
Secondo Marcucci, «gli stanziamenti a favore dell'ammodernamento dei porti non sono esaltanti ma possono essere considerati sufficienti in relazione all'attuale situazione di finanza pubblica ed alla capacità di progettazione/realizzazione di buona parte delle Autorità Portuali. Non si deve dimenticare - inoltre - che queste risorse vanno ad aggiungersi , in molti casi, a quelle che sin qui non era stato possibile utilizzare. Siamo certi , conoscendo tutti noi molto bene il presidente Nerli (Assoporti, ndr), che le previsioni relative alla possibilità di reperire ulteriori risorse a livello locale attraverso addizionali sulle merci saranno definite a livello nazionale nella destinazione ed a livello locale nella dimensione. L'esperienza in corso a Napoli mi sembra un utile punto di riferimento così come sono certo che vi sarà equilibrio nella destinazione di risorse agli hub ports».
«In ultimo - ha concluso Marcucci - intendo affermare che considero parte integrante dell'attenzione del governo al settore logistico anche il decreto legge 262 pubblicato il 3 ottobre in Gazzetta Ufficiale. Per la prima volta si prende atto, non a parole ma definendo una normativa, che l'approfondimento dei fondali portuali è una necessità primaria per un Paese che voglia allargare le proprie quote di traffico servendo altri mercati oltre quello nazionale. Leggo di qualche polemica tra ministeri. Assologistica ha sin qui ritenuto che lo spacchettamento delle competenze avrebbe aumentato la "capacità di fuoco" dell'esecutivo per risolvere i problemi. Si spera quindi che su questo decreto non vi sia, come dire, fuoco amico. Semmai un tavolo di concertazione che ne consenta la conversione e se possibile il miglioramento».