Federmar-Cisal ha dichiarato una giornata di sciopero (ventiquattr'ore per gli equipaggi) del personale navigante ed amministrativo delle aziende del gruppo Tirrenia per il prossimo 26 ottobre.
«La protesta del sindacato e dei lavoratori - ha spiegato oggi Federmar-Cisal - è elevata contro l'intento del governo di non prorogare di ulteriori quattro anni la convenzione tra lo Stato ed il gruppo Tirrenia per l'espletamento dei servizi marittimi di collegamento con le isole maggiori e minori, convenzione in scadenza al 31 dicembre 2008: dalla lettura della finanziaria varata dal Consiglio dei ministri, infatti, gli stanziamenti per le sovvenzioni del gruppo vengono a cessare con tale data».
Federmar-Cisal teme che «la decisione di non allungare la convenzione possa essere determinata dalla volontà del governo di pervenire ad una rapida privatizzazione dell'intero gruppo, il quale, stante l'attuale sua debolezza ecomico-strutturale, sarebbe destinato ad uno smembramento certo per agevolarne la vendita». «Tale evenienza, però - ha sottolineato l'organizzazione sindacale - ricadrebbe inevitabilmente sulle spalle dei lavoratori con la prevedibile riduzione dei posti di lavoro sia di mare che di terra (attualmente i dipendenti del gruppo assommano a circa 3.500 unità), situazione inaccettabile per il sindacato nella considerazione che le sedi delle varie aziende del gruppo sono locate in aree del Meridione già colpite da altissimi tassi di disoccupazione».
Federmar-Cisal ha quindi annunciato la promozione di «iniziative mirate a sensibilizzare le forze politiche attorno a questo problema ed alla necessità di prolungare di un quadriennio la concessione dei servizi al gruppo Tirrenia».