Il consiglio di amministrazione dell'Ipsema ha deliberato la riduzione media del 10% delle aliquote contributive versate dalle varie categorie di naviglio assistite dall'ente. «La riduzione, che decorre dal 1' gennaio 2006 - ha spiegato oggi l'istituto che assicura contro gli infortuni e le malattie professionali i marittimi - è stata possibile grazie all'andamento del gettito contributivo e all'avanzo prodotto dal trend positivo della gestione finanziaria dell'ente relativo al 2004 e 2005. L'onere riferito, quindi, al costo del lavoro diminuirà - in misura proporzionale alla contribuzione effettivamente versata - per lo Stato, per l'armamento pubblico e per quello privato di qualcosa come sette milioni di euro. In particolare il risparmio per l'erario sarà di 4,5 milioni di euro, per l'armamento la diminuzione del costo del lavoro sarà pari a 2,5 milioni di euro».
«Il taglio, che riguarderà tutte le categorie assicurate - ha detto il presidente dell'Ipsema, Antonio Parlato - è pari in media al 10% ma, considerato che l'entità dei contributi dovuti da ciascuna della varie categorie assicurate è diversamente articolata tra loro relativamente ai sinistri, la riduzione può superare per alcune di esse, per esempio la nautica da diporto, il 50% dei contributi da erogare all'Ipsema». «La rimodulazione delle tariffe - ha aggiunto - si inserisce in un quadro di sostegno alla competitività delle imprese e come supporto a politiche di sviluppo del settore marittimo, come può essere ad esempio il progetto "autostrade del mare", ma vuole anche favorire lo sviluppo di settori industriali più deboli».
«Siamo molto soddisfatti dei dati finanziari - ha dichiarato il presidente del CIV dell'Ipsema, Giancarlo Fontanelli - che hanno permesso oggi una nuova rimodulazione del piano tariffario. Il nostro obiettivo, sempre nel rispetto più totale degli indirizzi del Governo in merito al contenimento dei costi della spesa pubblica, rimane in primis quello di favorire l'aumento della competitività delle imprese del sistema marittimo, sostenendo così anche la crescita dell'occupazione».
Le nuove aliquote
A decorrere dal 1' gennaio 2006 le aliquote contributive per i settori di rischio assicurativo saranno le seguenti:
trasporto passeggeri |
5,88% |
trasporto merci internazionali |
11,60% |
trasporto merci nazionali |
7,00% |
rimorchio |
4,40% |
attività ausiliarie |
6,06% |
traffico locale |
5,20% |
pesca oltre gli stretti |
7,30% |
pesca mediterranea |
7,30% |
pesca costiera |
5,88% |
diporto |
4,50% |
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Una delle misure introdotte nel piano dal consiglio di amministrazione riguarda inoltre - considerato il momento di crisi internazionale - l'individuazione di un'aliquota aggiuntiva, pari al 5%, per la navigazione in zone di guerra relativamente alle classi di rischio trasporto merci, passeggeri e attività ausiliarie. Le aliquote sono comprensive, per tutte le classi di rischio, dell'assicurazione per le prestazioni ai marittimi dichiarati temporaneamente non idonei alla navigazione ai sensi della legge n. 1486/62 e, limitatamente alle classi di rischio trasporto passeggeri, trasporto merci internazionali e nazionali, rimorchio e attività ausiliarie, dell'assicurazione per le prestazioni supplementari previste dai contratti collettivi e regolamenti organici.
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