Gli armatori privati italiani sollecitano sostegni agli investimenti navali e alla formazione. «Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera dei deputati - sottolinea oggi la Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) - hanno licenziato per l'assemblea il disegno di conversione del decreto-legge n.262 del 2006 in materia tributaria e finanziaria: tra gli emendamenti approvati non figura però la norma che introduce anche nel nostro ordinamento lo strumento volto ad incentivare da parte dei soggetti finanziari l'acquisto di beni strumentali a lungo ammortamento, in particolare di navi (il cosiddetto
tax lease scheme), riducendone
il costo per le imprese utilizzatrici». «Le commissioni riunite - rilevano ancora gli armatori - hanno altresì bocciato la misura che prevede di estendere a nuove figure professionali l'obbligo di formazione a cui sono tenute le imprese di navigazione che optino per la determinazione forfetaria del reddito (il cosiddetto regime fiscale di
tonnage -tax)».
Gli armatori evidenziano «come lo sviluppo dell'economia marittima sia legato al rafforzamento e alla diversificazione delle risorse umane, obiettivi che con la misura in questione si intende perseguire».
L'auspicio di Confitarma è quindi che «nell'ambito della manovra finanziaria 2007, già a partire dall'iter di conversione del decreto-legge n.262, le due misure possano essere recuperate, inserendole nell'ipotizzato maxi-emendamento governativo».