. Lo ribadirà questo pomeriggio il direttore generale dell'operatore intermodale Hupac, Bernhard Kunz, nel corso della conferenza economica italo-svizzera "The Meeting" che si terrà a Palazzo San Giorgio a Genova nel corso del suo intervento sulla "Politica dei trasporti: vantaggi del traffico combinato".
«Nel transito alpino - rileva Kunz - il traffico combinato rappresenta già oggi una valida alternativa alla strada: due terzi dei volumi di merci viaggiano su rotaia. Nel 2005 il segmento del traffico combinato ha superato la strada in termini di volumi trasportati - una chiara prova della lungimiranza della politica dei trasporti svizzera».
Tuttavia - osserva il direttore generale di Hupac - «mentre la strada ha approfittato della liberalizzazione incrementando la produttività, nel settore ferroviario l'apertura del mercato stenta a decollare. Solo la concorrenza può mettere in moto le ferrovie; il protezionismo è controproducente. I paesi che hanno appoggiato il processo di liberalizzazione, oggi sono all'avanguardia e dispongono di un sistema ferroviario competitivo».
«I principali fattori di successo per il traffico combinato - secondo Kunz - sono: una politica dei trasporti europea finalizzata ad un modal split bilanciato; infrastrutture ferroviarie moderne e efficienti; il processo di liberalizzazione in Europa; l'armonizzazione in campo tecnico (locomotive, vagoni, sistemi di sicurezza, ecc.) e impianti di trasbordo efficienti».
Viceversa i fattori che ostacolano il traffico combinato sono: «le capacità ferroviarie insufficienti fino all'apertura del nuovo tunnel del Gottardo (NEAT) prevista per il 2017; la priorità del traffico passeggeri rispetto al traffico merci; le elevate barriere d'accesso per le nuove imprese ferroviarie; la separazione insufficiente tra infrastruttura ed esercizio nel sistema ferroviario e le resistenze a livello locale contro la costruzione di terminali».
«Il traffico container - prosegue Kunz - cresce in maniera ben superiore rispetto a quello continentale. I porti del Benelux e della Germania registrano forti aumenti di traffico. Nel porto di Genova invece lo sviluppo va a rilento. Tra i motivi bisogna ricordare l'insufficiente rete di trasporto inland. Chi dispone di una buona offerta per la distribuzione dei container nell'entroterra europeo genera un valore aggiunto per gli armatori, gli spedizionieri e le imprese di logistica. I porti di Anversa e Rotterdam sono collegati con le maggiori aree economiche dell'Europa centrale, ma anche dell'Italia settentrionale, attraverso i treni intermodali Hupac. Nel 2005 Hupac ha trasportato 158.000 spedizioni da/per Rotterdam, 98.000 spedizioni da/per Anversa, 13.000 spedizioni da/per Amburgo, ma solo 1.000 spedizioni da/per Genova con destinazioni d'oltralpe».
«Genova - sottolinea il direttore generale dell'azienda elvetica - deve attivarsi urgentemente per migliorare il proprio posizionamento per i traffici diretti a nord delle Alpi. La concorrenza cresce: già oggi diversi attori considerano il porto rumeno di Costanza come una valida alternativa ai porti del nord Europa. Nel 2002 Hupac ha collegato il porto di Genova all'hub di Busto Arsizio/Gallarate. È il più grande terminal inland del traffico intermodale europeo con 40 treni giornalieri verso l'Europa centrale, occidentale e orientale. Dagli iniziali cinque treni settimanali Hupac ha dovuto ridurre la frequenza a due treni settimanali per mancanza di domanda. Questo al contrario del nord Europa dove, sul corridoio ovest-est, Hupac registra aumenti di traffico superiori al 30%, e dove numerose iniziative dei porti hanno l'obiettivo di incrementare ulteriormente i collegamenti ferroviari inland per alleggerire il traffico nelle aree portuali».
«Il corridoio Rotterdam-Genova - conclude Kunz - è una grande opportunità per il traffico merci europeo. Hupac ha investito molto per migliorare i collegamenti internazionali di Genova. Purtroppo l'obiettivo di un'adeguata occupazione dei treni e di un aumento della frequenza non è stato ancora raggiunto. In caso di interesse da parte della Regione Liguria, del porto e dei gestori dei terminal, Hupac è pronta a realizzare ulteriori investimenti».