«Genova, la Liguria e la Svizzera hanno entrambe le potenzialità per sviluppare rapporti e scambi commerciali di grande interesse, a cominciare dalla crescita dei traffici in partenza dai porti liguri, da Genova, in particolare, attraverso la nuova ferrovia transalpina (NFTA) che nel 2007 aprirà l'asse ferroviario del Lotschberg». Lo ha detto oggi il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, alla conferenza economica italo-svizzera svoltasi a Palazzo San Giorgio a Genova.
«La Liguria - ha sottolineato Burlando- ha tre obiettivi: il nodo ferroviario di Genova, da Voltri a Brignole, dove nei prossimi anni non passeranno più treni merci o treni passeggeri a lunga percorrenza che saranno dirottatati su un percorso nuovo e più agevole, con la trasformazione della la tratta ferroviaria litoranea in una metropolitana di superficie, il completamento del raddoppio della Genova-Ventimiglia che libererà 70 chilometri di costa a vantaggio del turismo, con sbocchi a mare preclusi da oltre mezzo secolo e il Terzo Valico, difficile da realizzare oggi per l'attuale finanza pubblica, ma che nel momento in cui si avvieranno a conclusione i grandi investimenti di alta capacità e alta velocità sulla Roma-Torino, potrà rientrare in agenda, con gli impegni per Milano-Venezia e, appunto, sulla Genova-Milano».
Burlando ha poi parlato dell'incontro avvenuto ieri con i vertici del gruppo ferroviario FS e del gruppo armatoriale China Shipping. «Lo scopo - ha spiegato - è quello di realizzare una grande operazione logistica che veda Liguria, Svizzera, Germania, Austria unite in un importante progetto. Dopo un nuovo incontro avvenuto ieri sera con China Shipping, presente per la prima volta anche l'amministratore delegato di FS Mauro Moretti, gli operatori cinesi ci hanno informato che nell'arco di una settimana forniranno il quadro dei volumi che attualmente movimentano in Svizzera, Austria, Germania usando i porti del Mare del Nord (Amburgo, Rotterdam, Brema) e nel giro di un'altra settimana le Ferrovie faranno un'offerta per servire questo traffico».
«È chiaro - ha rilevato Burlando - che i cinesi avrebbe un grande vantaggio, occorrono sei giorni di meno per raggiungere la Liguria rispetto ai porti del Nord, con tempi e costi molto ridotti. Un vantaggio anche per il sistema portuale ligure al centro del Mediterraneo e soprattutto per la Svizzera che avendo investito su questi collegamenti verso il Mediterraneo giustamente puntano a arricchire di traffico queste linee per renderle più redditizie. L'area asiatica è un'area di grande produzione, oltre che di consumo e noi ci aspettiamo anche un bilanciamento di questi traffici, da e per il Mediteranno e se questo accadrà, con gli interlocutori cinesi che al momento privilegiano un asse di collegamento East-Med, ma che non ne hanno uno Med-East, perché dopo il Mediterraneo puntano sugli Stati Uniti, ci aspettiamo anche la possibilità non solo di incrementare i traffici verso la Liguria servendo un mercato nuovo, ma anche di aprire una nuova linea verso l'Oriente».