Gli armatori italiani sono preoccupati per l'impatto negativo che l'emergenza criminalità a Napoli può avere sul settore crocieristico. Nicola Coccia, presidente della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) e della Terminal Napoli, la società che gestisce la stazione marittima di Napoli, ha denunciato oggi il pericolo di un devastante effetto domino che una volta innescato diventerebbe difficile arrestare.
«Napoli - ha detto Coccia - ha conquistato faticosamente negli ultimi anni una posizione di leadership a livello europeo nel settore delle crociere con più di un milione di passeggeri nel solo comparto delle crociere, a cui vanno aggiunti altri cinque milioni di turisti dei traghetti. Secondo un calcolo globale, questo traffico genera per la sola città di Napoli un indotto pari a 250 milioni di euro».
Secondo il presidente di Confitarma, per prevenire conseguenze negative determinate dall'emergenza criminalità è indispensabile intervenire immediatamente con misure mirate a porre in sicurezza le aree del turismo crocieristico e in particolare quelle portuali e immediatamente limitrofe dove si concentra il maggior flusso passeggeri.
«Interveniamo subito - ha sottolineato - affinché l'emergenza Napoli non si trasformi in un spirale involutiva per il comparto produttivo e turistico, con riflessi disastrosi sulle crociere, minacciate anche dai percoli derivanti da un negativo impatto mediatico a livello nazionale e internazionale».