La UIR (Unione Interporti Riuniti) intende lanciare un piano per la razionalizzazione della rete logistica italiana puntando in particolare sull'emergenza dell'ultimo miglio, ovvero - ha spiegato oggi l'associazione - sulla necessità di provvedere in tempi brevi alla realizzazione di tutte quelle infrastrutture ferroviarie e stradali di completamento della rete che consentano di ottimizzare l'utilizzo del sistema e di realizzare connessioni funzionanti fra porti e interporti.
«In molti casi - ha rilevato il presidente della UIR, Rodolfo De Dominicis - fra mare e terra, ovvero fra le strutture di sbarco e imbarco della merce e quelle di smistamento, distribuzione e stoccaggi, esistono veri e propri buchi neri, ovvero soluzioni di continuità che compromettono l'efficienza del sistema e la fluidità dei percorsi logistici».
La UIR richiede quindi al governo di inserire nella legge finanziaria per il 2007 «una prima tranche di finanziamenti non già destinati alla realizzazione di interporti bensì alle connessioni finali fra questi e la rete, per garantire un salto di qualità nelle capacità di utilizzo della stessa».
«Non avrebbe senso strategico - ha sottolineato De Dominicis - investire, come fortunatamente si sta tornando a fare nei porti senza sostenere, come necessario per l'autotrasporto, misure di finanziamento dell'intermodalità; quest'ultimo è infatti l'unico strumento in grado di garantire efficienza e funzionalità al sistema».