Confitarma propone una strategia nuova in Italia per finanziare lo sviluppo dell'armamento. «Lo strumento che può permettere la massima attivazione degli investimenti nel settore marittimo - ha detto il presidente della Confederazione Italiana Armatori, Nicola Coccia - è un fondo comune di investimenti navali».
Nel corso del convegno sul tema "Valutazione, finanziamento e capitale di rischio per lo shipping italiano", svoltosi ieri a Roma ed organizzato da Confitarma, Norship Italia e HSH Nord Bank, Coccia ha spiegato che «la costituzione di un fondo navale che consenta il coinvolgimento di altri investitori oltre a quelli istituzionali appare lo strumento più adeguato ed in linea anche con ciò che si sta attuando in altri Paesi europei». Secondo Confitarma, dopo l'introduzione del Registro Internazionale e del regime di
tonnage tax, è infatti necessario individuare nuovi strumenti per consentire l'ulteriore sviluppo dello shipping in Italia.
«In Italia - ha rilevato Gabriele Cappellini, consigliere dell'AIFI (Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital) - attualmente non ci sono fondi di
private equity specializzati per il settore dello shipping. Nella maggior parte dei casi, i gestori dei vari fondi riescono a fare adeguato "funding" solo se propongono di investire in attività diversificate "fondi generalisti" e possibilmente "non start-up". Nel nostro Paese, il
private equity, si è comunque già rivelato un importantissimo strumento di sostegno e di crescita per le PMI che purtroppo non ha coinvolto il settore dello shipping in maniera adeguata: basti pensare che dal 1998 sono state effettuate solo cinque operazioni nel settore specifico, mentre senz'altro più vivace è risultata l'attività di investimento nella nautica da diporto e nella logistica. Lo shipping rappresenta in effetti un settore molto interessante che ben si attaglia ad uno strumento come il
private equity, sia che si riferisca all'impresa di navigazione, sia che sia visto sotto una formula innovativa come investimento diretto negli
asset (una o più navi da acquisire)».