Il gruppo armatoriale greco Attica ha archiviato il terzo trimestre del 2006 con un utile netto consolidato di 29,5 milioni di euro su un ricavo consolidato di 111,7 milioni di euro, con una diminuzione rispettivamente del 24,8% e del 6,3% rispetto al corrispondente trimestre del 2005. L'EBITDA è ammontato a 42,8 milioni di euro (-10,2%).
Nei primi nove mesi di quest'anno il conto economico consolidato del gruppo registra un utile netto di 39,4 milioni di euro su un ricavo di 244,8 milioni di euro, in calo rispettivamente del 6,5% e del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2005. L'EBITDA si è attestato d 64,8 milioni di euro (-12,7%).
Sul risultato operativo - ha sottolineato oggi Attica - pesa principalmente il rilevante aumento del costo del fuel che nei primi nove mesi del 2006 è stato superiore di circa 11,0 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2005. Inoltre l'attività nel Baltico ha registrato un EBITDA negativo per 3,4 milioni di euro (+15,4 milioni di euro nei primi nove mesi del 2005) a causa della cessione dei tre traghetti
Superfast VII,
Superfast VIII e
Superfast IX avvenuta lo scorso aprile (
inforMARE del
10 aprile 2006). Tuttavia il conto economico del periodo include proventi straordinari per 13,3 milioni di euro determinati, oltre che dalla cessione dei tre traghetti, anche dalla vendita delle navi
Seajet 2,
Patmos e
Rodos e proventi straordinari per 7,1 milioni di euro generati principalmente dalla cessione della quota azionaria in Hellenic Seaways (
inforMARE dell'
8 febbraio 2006).
Nei primi nove mesi di quest'anno sulla rotta Italia-Grecia che collega i porti di Ancona, Patrasso e Igoumenitsa i traghetti
Superfast V,
Superfast VI,
Superfast XI e
Superfast XII hanno trasportato complessivamente 436.617 passeggeri (-3,3%), 88.192 autovetture private (-9,2%) e 66.700 unità di carico (-11,9%). La flessione dell'attività - ha precisato Attica - è stata determinata soprattutto dalla diminuzione del 5,9% del numero delle partenze delle navi della filiale Superfast Ferries causata dal trasferimento di una quota di traffico sulla rotta per la Grecia in partenza da Bari.
Sulla rotta tra Italia e Grecia che collega Patrasso e Igoumenitsa con Bari la filiale Blue Star, di cui Attica detiene il 48,8% del capitale azionario, ha tuttavia registrato un calo del traffico turistico: la compagnia ha trasportato infatti 207.423 passeggeri (-7,1%), 27.943 auto private (-15,9%) e 32.291 unità di carico (+11,2%).