Oggi il consiglio regionale ligure ha approvato all'unanimità una mozione in cui si chiede alla presidenza del Consiglio e al ministro delle Attività produttive un incontro con una delegazione delle rappresentanze sindacali unitarie della Fincantieri e «che si proceda al rafforzamento del gruppo per garantirgli piena autonomia e garanzia di sviluppo e tutela dell'occupazione».
Al centro delle discussione c'era infatti la situazione della Fincantieri, la sua quotazione in Borsa e l'ipotesi di privatizzarlo. .
«La questione Fincantieri - ha detto l'assessore regionale alle Attività produttive, Renzo Guccinelli - è importante per la Liguria e per tutto il Paese, non solo da un punto di vista occupazionale, ma anche per la capacità da un punto di vista industriale che il gruppo ha saputo esprimere intuendo in tempo i cambiamenti che venivano nel settore militare e della cantieristica e diventando competitivo sia a livello nazionale che internazionale».
«Le istituzioni - ha aggiunto l'assessore - devono essere attente perché le scelte che verranno fatte oggi avranno conseguenze sul futuro. Credo che il piano industriale di Fincantieri dovrà contenere tre elementi: l'unicità del gruppo; la capacità di intervento e di azione sull'indirizzo duale, cioè civile e militare; il mantenimento della capacità interna di fronte alle esigenze del mercato sia nella ricerca che nell'innovazione. Dobbiamo ottenere in questa fase chiarezza nelle proposte, anche per quanto riguarda il mantenimento del livello occupazionale, tuttavia l'ingresso in Borsa non significa automaticamente la privatizzazione del gruppo. Condivido comunque la necessità di chiedere al governo e ai ministeri competenti una sede in cui sindacati, comuni e istituzioni possano partecipare al dibattito». Secondo Guccinelli, c'è ancora spazio per avviare un tavolo di confronto allargato a istituzioni e parti sociali sul futuro del gruppo: «il governo, infatti - ha precisato - ha assunto finora una posizione interlocutoria».