Spediporto celebra il 60' compleanno con una mostra al Palazzo della Borsa di Genova
Questo pomeriggio, nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa di Genova, l'Associazione Spedizionieri, Corrieri e Trasportatori di Genova ha inaugurato la mostra "Gli Spedizionieri e le loro merci, Genova e il suo porto. 1946-2006. Percorsi della memoria per i 60 anni di Spediporto" con la quale vengono festeggiati i sessant'anni di attività dell'associazione.
La celebrazione - ha annunciato il presidente di Spediporto, Piero Lazzeri - proseguirà il prossimo 1' dicembre con la presentazione di un volume sulla storia del porto e delle merci redatto dai presidenti dell'associazione.
La mostra, che sarà aperta al pubblico nel pomeriggio fino al prossimo 7 dicembre, è stata allestita dagli architetti Lorenzo Agnese, Giovanni Guerrieri e Lucia Segalerba e testimonia la storia della categoria e l'evoluzione del "mestiere" dello spedizioniere con oggetti e documenti significativi. L'esposizione è stata suddivisa in otto ambiti specifici: dogana, commercio, legale, fiscale, marittimo, trasporti, strumenti e "o mestê" inteso come peculiarità del lavoro dello spedizioniere a Genova. Un secondo percorso espositivo, parallelo al primo, è individuato nella sequenza di quattordici video-proiezioni che costituiscono altrettante finestre aperte sulla "scena del mestiere": immagini storiche, luoghi e strumenti di lavoro, documenti, merci, mezzi di trasporto, il porto e la città.
Non volendo forse tediare i rappresentanti delle autorità presenti all'inaugurazione con le rimostranze dell'associazione per i noti ostacoli che continuano a frapporsi allo sviluppo dell'economia marittimo-portuale genovese, il presidente Lazzeri ha preferito affidare tali doglianze ad una nota scritta nella quale sottolinea come «questa mostra sia stata allestita in un momento particolarmente delicato nel rapporto fra porto e città». «Nel momento stesso della svolta, dopo lo straordinario recupero di competitività realizzato negli anni '90 con la privatizzazione dei terminal e con i progetti concreti sfociati nel piano regolatore portuale, quando obiettivo importanti sembravano finalmente a portata di mano - rileva Lazzeri - qualcosa non ha funzionato: il completamento di Voltri è stato affossato senza alternative credibili, la realizzazione del Terzo valico rinviata sine die e il piano regolatore per il porto commerciale è rimasto per anni lettera morta». «Con queste nostre iniziative - spiega Lazzeri - vogliamo riaffermare la necessità di colmare il distacco tra le esigenze degli operatori dello shipping che puntano allo sviluppo anche territoriale del porto e le strategie della politica. Lo sviluppo dell'economia marittima è vitale non solo per la nostra regione ma per l'economia dell'intero Paese. A Genova generazioni di operatori hanno costruito nel tempo un polo di eccellenza: non solo porto ma servizi, dalle case di spedizione alle agenzie marittime, dall'autotrasporto alla logistica integrata, dalle assicurazioni agli studi legali, dal credito navale alle perizie, dalle costruzioni navali alle società di classificazione. È tuttavia necessario riprendere la strada dello sviluppo, con la concretezza testimoniata dagli spedizionieri nel corso di tutta loro storia imprenditoriale».