Oggi la Commissione Europea ha pubblicato una comunicazione sul rafforzamento dei confini marittimi meridionali dell'UE nella quale vengono proposte soluzioni per aumentare la capacità di controllo dei confini della Comunità europea, in particolare per arginare i crescenti flussi di immigrazione clandestina.
Statistics on numbers of arrivals in Spain (Canary Islands), Italy and Malta during 2006 compared with 2005. The figures given below have been obtained in connection with operations HERA II and NAUITLUS and are the latest available. Figures for Greece and Cyprus are not available.
(Source: FRONTEX) |
|
Illegal migrants arriving by sea |
ITALY - Sicily incl. Lampedusa |
Jan - Aug 06 |
14,567 |
|
total 2005 |
22,939 |
SPAIN - the Canaries |
Jan - Jul 06 |
17,058 |
|
total 2005 |
47,15 |
MALTA |
Jan - Aug 06 |
1,502 |
|
total 2005 |
1,822 |
|
«Negli ultimi due anni - ha osservato Bruxelles - la pressione dell'immigrazione clandestina sugli Stati membri dell'Unione Europea situati nella regione mediterranea ha raggiunto livelli senza precedenti. Ciò richiede un'immediata azione sia a livello nazionale che europeo al fine di salvaguardare il sistema di Schengen e di prevenire ulteriori tragedie di immigrati clandestini che muoiono in gran numero tentando di raggiungere le coste dell'Unione Europea».
La Commissione ha evidenziato la necessità di cooperare in questo campo con le nazioni nordafricane e mediorientali, ma ha tuttavia ammesso che tale collaborazione consente di raggiungere obiettivi solo a lungo termine ed è pertanto necessario per l'UE adottare due iniziative: innanzitutto identificare una serie di misure complementari che possano essere adottate immediatamente, tra cui azioni di carattere politico ed operativo per combattere l'immigrazione clandestina, per proteggere i rifugiati e per potenziare i controlli e la sorveglianza dei confini marittimi; in secondo luogo sviluppare un quadro politico per la lotta all'immigrazione clandestina da concordare con le nazioni africane da cui hanno origine o transitano questi flussi.
Tra le misure proposte, la Commissione Europea ha sottolineato l'importanza della creazione dell'European Surveillance System for Borders (EUROSUR), un sistema di potenziamento della sorveglianza dei confini dell'UE che, in una prima fase, dovrebbe essere concentrato sulle sinergie che potrebbero crearsi collegando i sistemi nazionali di sorveglianza attualmente in vigore sui confini marittimi meridionali. In una seconda fase il sistema europeo Eurosur dovrebbe rimpiazzare gradualmente i sistemi nazionali utilizzati sia per la sorveglianza dei confini terrestri che di quelli marittimi, utilizzando misure efficaci inclusa una combinazione tra la sorveglianza effettuata via radar e quella effettuata via satellite.
|
|