Oggi a Roma, presso la sede di Confitarma, si è svolto il convegno "Assicurazioni navali Corpo e macchine e P&I" organizzato dalla commissione Gestione Tecnica Navi della Confederazione Italiana Armatori nel corso del quale sono state analizzate le problematiche derivanti dalle coperture assicurative e la loro applicazione in caso di incidente.
«Il settore assicurativo - ha detto Michele D'Amato, presidente della Commissione Gestione Tecnica Navi di Confitarma - riveste una primaria posizione tra le attività, i compiti e gli interessi delle società in quanto è strettamente connesso con la protezione dei mezzi di produzione e quindi, nel caso di aziende armatoriali, delle navi».
Nel corso della prima parte dell'incontro, dedicata alle assicurazioni Corpo e Macchine, cioè a quelle polizze che coprono le avarie dello scafo e dei motori principali e ausiliari, Francesco Berlingieri, presidente ad honorem del Comité Maritime International, si è soffermato sulle differenze tra la disciplina italiana e quella inglese per la liquidazione del danno per perdita totale della nave: in Italia essa presuppone in ogni caso l'abbandono della nave agli assicuratori, in Inghilterra il
Marine Insurance Act distingue la
actual total loss, cioè le situazioni in cui vi è la perdita effettiva della nave, dalla
constructive total loss, cioè le situazioni in cui la nave non è fisicamente perduta, ma deve considerarsi praticamente o economicamente irreparabile. L'abbandono agli assicuratori è richiesto soltanto nei casi di
constructive total loss, anche se l'assicurato lo esegue egualmente, in particolare nei casi in cui la qualificazione della perdita come effettiva può essere dubbia.
Marco Poliseno, direttore di Poliass Spa, ha parlato della possibilità di assicurare anche il mancato guadagno subito per l'impossibilità di esercitare un'opzione di acquisto oppure per non aver incassato un nolo a causa di perdita totale della nave e delle relative possibilità di copertura assicurativa
Bruno Castaldo, senior partner dello Studio Legale Castaldo, ha analizzato un caso concreto in materia di avarie generali e salvataggio dal quale ha tratto lo spunto per illustrare la normativa che regola le condizioni di polizza che regolano questi tipi di incidenti.
Carlo Allodi, vicepresidente della Cambiaso Risso & C. Assicurazioni, ha trattato la gestione tecnico-amministrativa delle avarie illustrando le procedure da seguire per giungere con efficacia e senza ritardi al conseguimento dei relativi indennizzi previsti dalla polizza.
Nella seconda parte del convegno sono state analizzate le coperture assicurative fornite dai Club mutualistici fra armatori per la protezione e l'indennizzo della nave in casi particolari, i cosiddetti P&I Club.
I casi di rischio guerra, terrorismo e pirateria sono stati illustrati da Federico Deodato, amministratore delegato della P. L. Ferrari & Co., mentre David Roberts, vicepresidente di Standard P&I Club, ha analizzato la struttura, gli usi e il tipo di copertura delle polizze di carico dei P&I.
Vittorio Porzio, senior partner della Studi Legali Consociati, ha illustrato i contenuti della lettera di garanzia (LOI) utilizzata per garantire il vettore da eventuali differenze quantitative e qualitative tra quanto riportato nella polizza di carico del caricatore e quanto consegnato effettivamente al ricevitore, soffermandosi sui vari casi in cui tale strumento possa essere eccepito dal ricevitore o da altre parti interessate.
Il quadro normativo presente e futuro relativo alla responsabilità del vettore è stato oggetto dell'intervento di Elda Turco Bulgherini, presidente del Comitato Romano Associazione Italiana di Diritto Marittimo.