Confitarma, Fedarlinea e Federpesca hanno espresso preoccupazione per l'accorpamento dell'Ipsema, l'Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo, nel "SuperInps". «Il progetto recentemente rilanciato dal governo, nei dodici punti del programma, di procedere all'unificazione degli enti previdenziali - hanno spiegato oggi le tre organizzazioni armatoriali - suscita viva preoccupazione da parte dell'armamento».
«Come è noto - hanno ricordato Confitarma, Fedarlinea e Federpesca - l'Ipsema è l'istituto che gestisce l'assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali del personale navigante, erede delle tre storiche Casse marittime Tirrena, Adriatica e Meridionale. Le particolari condizioni di lavoro a bordo delle navi hanno sempre giustificato l'esistenza di una forma assicurativa specialistica nettamente distinta da quella dei lavoratori di terra. Peraltro l'Ipsema negli ultimi anni ha dato ampia prova della sua competenza sia nella gestione economica che sul piano dell'efficienza del sistema assicurativo, tanto da prevedere un innalzamento qualitativo delle prestazioni a favore della gente di mare ed una contestuale riduzione del carico contributivo».
«Distruggere quindi questo prezioso patrimonio di esperienza e specializzazione attraverso l'assorbimento dell'ente in un "SuperInps" - hanno sottolineato le tre associazioni - appare incomprensibile dal momento che i presunti tagli di spesa non possono essere da soli sufficienti a giustificare il sicuro e ben più consistente danno che ne deriverebbe per l'intero settore».
Confitarma, Fedarlinea e Federpesca auspicano quindi che «il governo valuti con attenzione i rischi connessi alla soppressione di questo ente e si augura che lo stesso possa continuare a svolgere in autonomia la sua missione istituzionale nell'interesse dell'intero comparto marittimo».