Ieri notte dalla nave chimichiera
Chemstar Eagle, che era in rada di fronte al porto di Livorno, si è verificato uno sversamento di circa nove tonnellate di olio combustibile causato da una piccola falla. Non risultano perdite del carico, costituito da 4.750 tonnellate di stirene, un liquido oleoso, infiammabile e insolubile.
La nave è stata trainata in porto da tre rimorchiatori ed è stata ormeggiata alla Darsena Petroli, dove sono stati avviati gli accertamenti per stabilire le cause dell'incidente.
L'unità di crisi costituita da Comune, Provincia, Prefettura, Capitaneria di Porto e Autorità Portuale di Livorno ha confermato che non c'è stata fuoriuscita di prodotto. Gli idrocarburi sversati in mare, a causa del mare agitato, hanno invece raggiunto il lungomare livornese. La Protezione Civile del Comune - ha reso noto l'amministrazione cittadina - si è allertata immediatamente per mettere in sicurezza l'area che dal cantiere navale porta alla Terrazza Mascagni. La passeggiata è stata transennata ed è stata istituita la chiusura alternata del Viale Italia per evitare danni a veicoli e pedoni. È stata inoltre valutata la possibilità di installare un una protezione impermeabile "a panne" mobile per contenere le onde nel punto più critico del lungomare, a salvaguardia della passeggiata.
I mezzi specializzati della ditta Labromare hanno iniziato la pulizia dell'area litoranea - ha spiegato il Comune - mentre non è stato possibile effettuare bonifiche in mare a causa del forte vento e sarà necessario attendere la scaduta del libeccio per intervenire. I danni - ha precisato l'amministrazione comunale - sono sicuramente ingenti ma ancora da stimare.
La
Chemstar Eagle, di bandiera panamense, è di proprietà della O.S.K. Marine (Panama) S.A. ed è operata dalla giapponese Iino Marine Services Co., società che fa capo alla Iino Lines. La nave è stata costruita nel 2000 ed ha una portata lorda di 19.362 tonnellate.