Le navi oceaniche emettono un'inquinante come l'anidride solforosa in quantità maggiore di quanto riescano a fare, tutte assieme, le auto, i camion e i pullman di tutto il mondo. Lo sostiene uno studio dell'International Council on Clean Transportation (ICCT) che evidenzia anche come l'industria dello shipping emetta un gas serra come l'anidride carbonica in quantità maggiore rispetto a molte nazioni industrializzate.
«Le navi che operano su rotte internazionali - ha commentato il presidente dell'ICCT ed ex segretario dell'U.S. Environmental Protection Agency, Alan Lloyd - sono una delle maggiori, ed in pratica incontrollate, fonti di inquinamento atmosferico». «L'inquinamento dell'aria causato dai camion e dai pullman diesel in Europa, Giappone e Stati Uniti - ha aggiunto - è diminuito costantemente nel corso di oltre un decennio. Nel contempo l'inquinamento atmosferico causato dalle navi internazionali sta aumentando, in pratica, in maniera incontrollabile».
Lo studio rileva come il contenuto di anidride solforosa nel combustibile diesel ad uso marino sia in media di 27.000 parti per milione, rispetto ad appena 10-15 parti per milione nel combustibile ad uso stradale utilizzato in Europa, Giappone ed USA.
Inoltre secondo recenti stime - ha sottolineato l'ICCT - almeno il 17% delle emissioni di ossido di azoto proviene dalle navi ed in alcune città portuali e nazioni costiere può contribuire a più del 25% della quantità complessiva di sostanza inquinante.
Axel Friedrich, dirigente dell'agenzia federale tedesca sull'ambiente ed uno degli autori dello studio, ha sottolineato la necessità che l'industria marittima si attivi per risolvere il problema: «abbiamo verificato - ha spiegato - che le conseguenze sulla salute pubblica e sull'ambiente sono accertate e che la tecnologia per ridurre drasticamente l'inquinamento atmosferico causato dalla navigazione internazionale ora è disponibile». «È giunto il momento - ha aggiunto - che l'International Maritime Organization assuma, anche se in ritardo, iniziative che salveranno vite e che aiuteranno milioni di persone a respirare meglio e a ridurre il riscaldamento globale».