Nel 2006 è continuata la tendenza positiva nella politica svizzera di trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia. Lo rileva uno studio reso noto oggi dall'ufficio federale elvetico dei trasporti, che sottolinea come la ferrovia abbia potuto farsi carico dell'intera crescita del traffico merci transalpino portando la propria quota di merci trasportate al 66% (+1% sul 2005).
Dal 2004 la rotaia ha aumentato costantemente la propria quota, che si era man mano ridotta dopo l'apertura della galleria stradale del San Gottardo. Nel complesso lo scorso anno il volume dei trasporti stradali e ferroviari è cresciuto del 4%, attestandosi a 38,1 milioni di tonnellate. L'aumento, pari a 1,5 milioni di tonnellate sul 2005, va esclusivamente a carico della rotaia.
Grazie alle misure di accompagnamento adottate dalla Confederazione elvetica - rileva la ricerca - il numero dei transiti di autocarri sulle Alpi svizzere è ulteriormente diminuito, nonostante la congiuntura favorevole.
Lo studio sottolinea come due su tre tonnellate di merci trasportate attraverso le Alpi svizzere viaggino su ferrovia. Nel 2006 sugli assi del San Gottardo e del Lötschberg-Sempione la ferrovia ha trasportato 25,2 milioni di tonnellate di merci, con un aumento del 6,5% sul 2005. Nel traffico combinato non accompagnato (contenitori, semirimorchi e casse mobili) si è registrato l'incremento maggiore, l'11,6%, cui hanno contribuito, oltre alla favorevole situazione congiunturale, gli incentivi della Confederazione. Inoltre sono aumentati del 4,3% i trasporti su autostrada viaggiante, utilizzata in misura maggiore rispetto all'anno precedente. Il tradizionale traffico in carri completi ha fatto invece registrare una diminuzione dell'1% dovuta soprattutto alla riorganizzazione del traffico da parte della società tedesca Güterbahn Railion, che ora utilizza maggiormente la tratta del Brennero.
La quantità delle merci trasportate su strada, invece, è rimasta stabile a 12,9 milioni di tonnellate. Il numero dei transiti di autocarri sui quattro valichi alpini (1,18 milioni) si è ridotto del 2%, pari a una diminuzione del 16% rispetto al 2000, anno di riferimento in cui è entrata in vigore la legge svizzera sul trasferimento del traffico (1,4 milioni di transiti). Per la prima volta questa cifra è risultata inferiore a 1,2 milioni.
Nel 2006 - osserva lo studio - la congiuntura ha avuto un'evoluzione molto favorevole, il che provoca solitamente anche un corrispondente aumento dei trasporti stradali. La riduzione del 2% registrata sui valichi alpini svizzeri del San Gottardo, San Bernardino, Sempione e Gran San Bernardo è dovuta a tre fattori: l'aumento della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) nel 2005, le misure di accompagnamento per il trasferimento del traffico adottate dalla Confederazione e la chiusura per un mese dell'asse del San Gottardo.
Il documento evidenzia come il processo di trasferimento del traffico delle merci dalla strada alla rotaia debba tuttavia essere ancora sostenuto con incentivi finanziari per poter raggiungere l'obiettivo di 650.000 transiti all'anno. Secondo l'ufficio federale dei trasporti, le misure adottate, in particolare il sostegno al trasporto combinato mediante indennità d'esercizio e contributi d'investimento, si sono rivelate efficaci e vanno quindi mantenute.